I consigli dell’ostetrica per il cosleeping

Se il neonato potesse scegliere dove dormire appena tornato a casa dall’ospedale, indubbiamente opterebbe per le braccia della mamma.

Per nove mesi infatti è rimasto a stretto contatto con la mamma: ne conosce l’odore, il ritmo del suo cuore, del suo respiro e la sua voce. Dormire con la mamma lo calma e lo rende molto più sicuro.

Non di rado c’è chi preferisce far dormire il neonato fin da subito nel suo lettino per evitare di fargli prendere vizi poi difficili da estirpare.

Qual è fra le due la migliore soluzione da adottare?

Il cosleeping secondo l’ostetrica

L’ostetrica Sara Notarantonio precisa che il cosleeping per secoli è stata l’unica scelta possibile. I bambini dormivano nel letto dei genitori per anni anche per questioni di spazio e di disponibilità di letti entro le quattro pareti domestiche. Dormire assieme ai bambini permette a i genitori di riposarsi di più perché ogni volta che si sveglia non è necessario alzarsi dal letto per andarlo a confortare o per allattarlo.

Non è solo il neonato che trae beneficio da questa situazione ma anche la sua mamma. Con il figlio vicino è dimostrato che aumenta la produzione del latte e si evita l’insorgenza della depressione post-partum.

Inoltre il legame mamma-bambino si rinforza divenendo sempre più stretto.

Le regole per il cosleeping

Chi pratica il cosleeping deve mettere in pratica alcune semplici regole ma indispensabili per prevenire la morte in culla, nota anche come SIDS.

Il neonato deve essere messo a dormire a pancia in su ed è vietato fumare dove riposa. Anche chi si occupa del bambino non dovrebbe mai fumare.

La temperatura della stanza deve essere tenuta sotto controllo ed essere mantenuta costante fra i 18 e i 19°C. In estate svestite il bambino per evitare che il suo corpo si riscaldi eccessivamente.

Non adoperate il cuscino né le coperte optando per i pratici e sicuri sacchi per la nanna

7 commenti

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  1. In realtà c’è una cosa che non precisa e cioè che sarebbe preferibile che il bimbo non dormisse nel letto tra i genitori per evitare incidenti ma piuttosto nella stessa stanza utilizzando magari quelle culle che possono attaccarsi al letto in modo da poter rispondere lo stesso a tutti i bisogni del Piccolo

    • Infatti. Nelle terapie intensive neonatali dicono di non far mai e poi mai dirmire il neonato nel lettone. Quando poi cresce è un’altra cosa. Però se questa disinformazione è portata avanti dalle ostetriche…