Sebbene nel linguaggio comune i tempi della gravidanza vengano espressi in mesi, da un punto di vista medico si fa riferimento alle settimane di gestazione. Si considera come data iniziale della gravidanza quella dell’ultima mestruazione, l’unica di cui si possa avere certezza, visto che anche nelle donne con cicli mestruali regolari non si possono conoscere con precisione né il momento dell’ovulazione né quello del concepimento. Il primo mese di gravidanza comprende, quindi, le settimane dalla prima alle quarta, conteggiate a partire dall’ultimo ciclo.

Il bambino
Durante il primo mese di gravidanza non ci sarà traccia del bambino fino alla terza settimana, poiché nella donna con mestruazioni regolari il concepimento, prodotto dall’incontro tra l’ovulo e lo spermatozoo nella tuba di Falloppio, avviene durante la fase dell’ovulazione, e quindi nella seconda metà del mese.
L’ovulo fecondato, detto zigote, inizia il suo viaggio verso la vita, risalendo la tuba e suddividendosi in due cellule identiche; queste a loro volta si dividono in altre cellule, fino a formare un piccolo agglomerato, detto morula. A distanza di 7-10 giorni dal concepimento, la morula giunge nell’utero e si annida, cioè si aggrappa alla parete uterina: a partire da questo momento si parla di embrione. Dopo l’annidamento una parte delle cellule si separa per formare la placenta, attraverso cui il bambino riceverà il nutrimento fino alla nascita. Si formano poi il sacco amniotico e il sacco vitellino; quest’ultimo verrà poi inglobato nel tratto digerente.
Durante questa fase l’embrione è composto da tre diversi strati di cellule che si sviluppano per formare organi e apparati. Lo strato più interno, l’endoderma, darà origine all’apparato digerente, ai polmoni e al fegato; lo strato intermedio, il mesoderma, andrà a costituire il cuore, gli organi riproduttivi, i muscoli, i reni e le ossa; lo strato più esterno, l’ectoderma, formerà il sistema nervoso, la pelle, gli occhi e i capelli.

La mamma
È probabile che durante il primo mese non vi siate ancora accorte di essere in attesa o che abbiate appreso la notizia da pochissimo. Ogni gravidanza è una storia a sè, perciò le sensazioni che potresti avvertire dal punto di vista fisico e psicologico non sono univerali: alcuni sintomi accomunano molte donne, altri sono avvertiti solo da alcune. Dal momento dell’impianto dell’embrione nella mucosa uterina, il vostro corpo comincia lentamente a modificarsi sotto l’influenza degli ormoni. Potreste già iniziare ad avvertire i primi segnali della gravidanza, alcuni dei quali spesso confusi con i sintomi premestruali: tensione e aumento del volume del seno, scurimento del capezzolo, perdite ematiche (spotting da impianto), ritenzione idrica, addome gonfio e flatulenza, stanchezza e sonnolenza, maggiore sensibilità agli odori, ipersalivazione e senso di nausea, talvolta accompagnato dal vomito.
Anche a livello emotivo l’influenza ormonale non tarderà a farsi sentire. Come molte donne, potresti sentirti più irritabile e soggetta a sbalzi d’umore, proprio come nel periodo premestruale; questi sintomi potrebbero essere avvertiti in maniera più intensa tanto da farti sentire giù di corda e portarti al pianto. A questa instabilità emotiva potrebbe anche aggiungersi l’ansia per il ritardo del ciclo e per il risultato del test di gravidanza.

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