Come diventare esempi positivi per i propri figli

I bambini fin da piccolissimi vedono nei genitori il modello da seguire e imitare. Per i figli piccoli, tutto ciò che fano i genitori è giusto e quindi in maniera a volte consapevole e altre no, cercano di ripetere la loro gestualità, i loro atteggiamenti.

Come diventare dunque degli esempi positivi per i propri figli? La strada da percorrere può sembrare tutta in salita ma in realtà non è esattamente così: ci sono dei modi di attuare che se messi in pratica costantemente, aiutano i figli a vivere con più positività.

I genitori devono essere esempi positivi

Essere sempre un esempio positivo per i propri figli è un’impresa difficile ma non impossibile. Loro apprendono come spugne non cosa gli diciamo a parole ma da come ci comportiamo.

È del tutto inutile proibirgli ad esempio di camminare scalzi in casa quando siamo per primi noi a farlo continuamente. Se siamo nervosi i nostri figli diventano immediatamente intolleranti, se siamo tristi si incupiscono subito ma se invece affrontiamo tutte le situazioni con energia e buon umore, apprenderanno a fare la stessa identica cosa.

Come comportarsi dunque? Ebbene, iniziamo a considerare l’alimentazione. È durante la fase dello svezzamento che il bambino inizia a scoprire i primi sapori. Quando apparecchiate la tavola non dimenticatevi di servire porzioni di frutta e verdura per tutta la famiglia. Se non mangiate mai verdure non potrete poi pretendere che il bambino le apprezzi crescendo.

Se poi dovete fare qualche piccola commissione nei paraggi, non usate l’auto. Mettete il bambino piccolo nel passeggino e portatelo con voi. Inizierà fin da subito che non è sempre necessario andare ovunque con qualche mezzo e che le gambe sono un perfetto mezzo di trasporto che giova soprattutto alla propria salute.

I bambini ci guardano sempre

Ricordate che i bambini ci osservano sempre, qualsiasi cosa facciamo. Ecco perché sarebbero da evitare certe occhiatacce allo specchio mentre ci guardiamo magari di primo mattino, in mutande e con qualche chilo di troppo.

Sono bravissimi nel leggere le nostre espressioni facciali e potrebbero intuire con molta facilità che c’è qualcosa che non ci piace di noi. Lasciate perdere le malinconie e iniziate ad amarvi come così come siete: farete un grande regalo ai vostri figli. Capiranno che ci si deve voler bene per quelli che si è, senza se e senza ma.

Può sembrare strano ma certe problematiche di autostima, talvolta molto difficili da risolvere anche con l’aiuto di uno specialista, hanno spesso origine durante la prima infanzia.

Vostro figlio non vuole mai prestare i suoi giochi agli altri ed è particolarmente geloso delle sue cose? È una tappa normale della sua vita quella che sta attraversando ed è destinata a svanire con il passare del tempo. Se però l’attaccamento quasi ossessivo alle proprie cose permane è necessario che vi facciate un esame di coscienza. Voi prestate mai le vostre cose ai figli?

Insomma, per educare i bambini alla solidarietà, alla cultura del dono e dell’altruismo bisogna essere generosi in prima persona altrimenti tante parole spese a poco servono. L’esempio è quello che conta, non le chiacchiere.

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