‘Con chi vorresti andare a cena?’ Quando i bambini insegnano ai genitori il valore dello stare insieme

La domanda sembra banale, ma è un innesco formidabile: “Con chi vorresti andare a cena?”. Una semplice curiosità che è diventata il cuore di una campagna pubblicitaria virale capace di commuovere e ribaltare le priorità di molti genitori.

L’idea è stata di un marchio di alimentari per fare una pubblicità basata sulle emozioni e sicuramente ha funzionato: sono tanti i genitori che ascoltando le risposte dei propri figli si sono commossi fino alle lacrime.

‘Con chi vorresti andare a cena?’: genitori vs. bambini

Il video è molto semplice: gli intervistatori hanno iniziato chiedendo a diverse coppie chi fosse il loro ospite dei sogni a cena. Le risposte degli adulti? Sono fioccati i vari Marylin Monroe, Justin Bieber, Nelson Mandela, Kim Kardashian (sic!)celebrità, sportivi o personaggi storici.

Solo che poi la stessa domanda è stata posta ai loro figli e molti prima di rispondere hanno chiesto: “Dev’essere per forza una persona famosa? Non potrebbe essere qualcuno della famiglia?

Infatti i più piccoli hanno scelto, quasi all’unanimità, mamma e papà. Un contrasto tenero e disarmante che mette a nudo una verità: i bambini non vogliono cenare con i loro idoli irraggiungibili, desiderano semplicemente tempo di qualità con la propria famiglia.

Perché la cena è (ancora) il momento più prezioso della giornata

In un’epoca in cui il tempo scarseggia e le distrazioni abbondano, l’iniziativa #MakeDinnertimeMatter ci ricorda che la tavola può (e deve) tornare a essere il luogo dove coltiviamo legami autentici.

L’azienda che ha commissionato la pubblicità, MasterFoods, è un marchio alimentare molto conosciuto in Australia, produce salse e spezie. È anche un’azienda che dà molta importanza alla comunicazione e infatti uno studio commissionato dal brand ha evidenziato che il 78 % degli australiani percepisce la cena in famiglia come l’attività che genera più connessione emotiva. Quindi l’idea è stata semplice ma efficace.

La cosa che ancora una volta ha commosso molti, tanto da raggiungere tantissime visualizzazioni, è stato proprio vedere come i figli ci mettono davanti uno specchio: ribaltano le nostre priorità e mettono ancora una volta al primo posto la famiglia e l’amore.

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Il potere del cibo: connessione sociale ed emotiva

Proprio nello studio commissionato dall’azienda, 3 persone su 4 avevano ammesso di voler cambiare qualcosa del proprio rito serale: troppi impegni, troppa tecnologia, troppa fretta. A pensarci bene, non è così diverso da ciò che succede in Italia: tra orari sfasati e schermi sempre accesi, il pasto serale rischia di trasformarsi in una routine logistica.

Sono tanti gli esperti che sottolineano come attraverso il rito del sedersi a tavola passino anche le emozioni: un rapporto con il cibo conflittuale si riflette nelle relazioni e viceversa.

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Anche sedersi insieme a tavola influisce sulle scelte alimentari: si mangia meglio, si parla di più, ci si ascolta davvero

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