Aumentare le difese immunitarie durante la quarantena

L’alimentazione non può proteggerci dal Covid-19, ma può essere un valido aiuto per il nostro sistema immunitario che, in caso di contagio, deve essere pronto a rispondere al meglio e questo vale sia per gli adulti così come per i bambini.

Allattamento: la dieta della mamma è molto importante.

In questi tempi di pandemia, ci si è interrogati se il virus Covid-19 possa essere trasmesso dalla mamma, risultata infetta, al bambino tramite il latte materno. Gli studi fin qui svolti non hanno dimostrato che questo avvenga, in quanto non sono state trovate tracce del virus nel latte materno che anzi si rivela come sempre una preziosa fonte di anticorpi.

La buona notizia è che i bambini piccoli presentano sintomi più lievi, questo non preclude di prendere le giuste precauzioni di distanziamento in caso di positività al test.

Resta comunque da tenere in considerazione che l’allattamento esclusivo è l’opzione sempre da prediligere perché contribuisce allo sviluppo del sistema immunitario del bambino, e la giusta alimentazione della mamma durante l’allattamento riveste un ruolo determinante anche per la salute futura del neonato.

Quello che mangiamo è sempre importante. Una dieta equilibrata come quella mediterranea offre numerosi alimenti, ricchi di quegli  elementi nutritivi che sono indispensabili per una buona salute. Sulla tavola o per uno spuntino non devono mai mancare le vitamine A, B6, B12, C, E e D, il ferro, lo zinco e il selenio, veri guerrieri pronti a schierarsi tra le fila del nostro sistema immunitario, a protezione non solo della mamma, ma anche del bambino attraverso il latte.

Alimentazione dei bambini

Rimanere chiusi in casa tra compiti, lezioni online, giochi, tv e poco movimento porta i nostri bambini a passare giornate quasi tutte uguali con una buona dose di noia. Nonostante rimango convinta che la noia sia una condizione che aiuta a stimolare la fantasia, la prolungata quarantena che stiamo vivendo fa sì che questo sentimento si possa accompagnare a nuove cattive abitudini, soprattutto in ambito alimentare.

I bambini annoiati spesso sviluppano quella che viene definita fame emotiva, la continua voglia di mangiare qualcosa che non corrisponde a fame vera e propria, ma un modo per riempire il vuoto e le sensazioni negative. Merendine e dolci sono i primi cibi che vengono in mente come spezza fame e a cui i bambini non sanno dire di no, e, ammettiamolo, anche noi adulti. Alimenti confezionati, merendine e affini sarebbero da evitare e prediligere un consumo di prodotti naturali, quali frutta e verdura, o preparati casalinghi senza eccedere nei dolci.

Gli esperti di Nutripedia.it, il portale dedicato all’alimentazione del bambino fino ai tre anni, supportato da Fondazione Istituto Danone e  promosso da RIMMI, raccomandano di rispettare l’introduzione di tre porzioni di frutta e due di verdura al giorno, integrandole nei pasti principali senza dimenticarsi di cereali, pesce, latticini, frutta secca. Nutrirsi bene e in modo equilibrato riduce il desiderio di mangiare fuori dai pasti.

Io ammetto che qualche spuntino durante la giornata lo concedo ai miei figli, non voglio dimenticarmi del fatto che la situazione ha già un grosso peso emozionale e soddisfare un po’ la golosità aiuta a stare tutti più sereni. Confesso anche di amare la preparazione di dolci casalinghi, che alterno nelle merende pomeridiane dei miei ragazzi con frutta di stagione.

A tal proposito, il sito Nutripedia mi è venuto ancora in soccorso, fornendomi una pratica tabella con i principali alimenti, le vitamine e gli oligominerali presenti negli stessi, riuscendo così a proporre un menù equilibrato e di rinforzo al sistema immunitario di tutta la famiglia.

Post in collaborazione con Nutripedia

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