11 giugno 2025 –
Il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria rappresenta un momento fondamentale nella crescita di ogni bambino.
Un tempo, questo traguardo era celebrato con un termine affettuoso e pieno di significato: remigini. Ma da dove nasce questo nome, e come viene ricordata oggi questa tradizione?
Chi sono i remigini? Un nome per chi sta per “spiccare il volo”
Il termine remigini indica i bambini dell’ultimo anno della scuola materna, pronti a iniziare la prima elementare. Si tratta di un appellativo legato alla cultura popolare italiana, oggi poco usato ma ricco di storia. Deriva dal nome di San Remigio di Reims, figura cristiana vissuta nel V secolo, la cui festa cadeva proprio il 1° ottobre, data simbolica in quanto, fino agli anni ’70, era il giorno in cui cominciava l’anno scolastico in tutta Italia.
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Fino al 1977, il calendario scolastico italiano prevedeva l’inizio delle lezioni il 1° ottobre. Questo coincideva con la ricorrenza liturgica di San Remigio, vescovo di Reims noto per aver battezzato il re dei Franchi, Clodoveo I, convertendolo al cristianesimo. Da questa coincidenza temporale nasce il soprannome remigini, assegnato ai “primini”, cioè ai bambini che cominciavano le scuole elementari.
Con la riforma scolastica introdotta alla fine degli anni ’70, l’inizio dell’anno scolastico è stato anticipato a settembre e stabilito su base regionale. Il termine remigini ha quindi perso il suo riferimento temporale e, con il passare del tempo, anche l’uso comune.
Una tradizione che resiste nel cuore delle famiglie
Nonostante il nome non sia più utilizzato con la frequenza di un tempo, l’idea di celebrare il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla primaria è rimasta viva. Oggi, questo momento è spesso festeggiato con cerimonie di consegna dei “diplomi dell’asilo”, eventi organizzati dalle scuole o dalle insegnanti con il coinvolgimento dei genitori.
Feste, premi simbolici, giochi e piccoli spettacoli rappresentano un modo gioioso per concludere il ciclo della scuola dell’infanzia, rafforzare il senso di appartenenza dei bambini al loro gruppo e preparare emotivamente i piccoli al cambiamento.
Un rito di passaggio tra passato e presente
I remigini di un tempo erano bambini che, con grembiulino e cartella, iniziavano un nuovo capitolo della loro vita il 1° ottobre. Oggi, anche se le date e i nomi sono cambiati, resta intatto il valore simbolico di questo passaggio. È un’occasione per celebrare la crescita, la scoperta e la conquista di nuove autonomie.
Ricordare l’origine di questa parola è anche un modo per riscoprire le radici delle tradizioni educative italiane, spesso dimenticate ma capaci di evocare un forte senso di identità e continuità culturale.
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Il termine remigini continua a incuriosire genitori, insegnanti e appassionati di storia della scuola. Anche se ormai è caduto in disuso, il rito che celebra la fine dell’asilo e l’inizio della scuola primaria resta un momento importante nella vita di ogni bambino. Conoscere l’origine di questa parola e il contesto storico che l’ha generata aiuta a dare ancora più valore a questi piccoli ma significativi traguardi.