L’ecografia biometrica od ostetrica è la terza ecografia eseguita in gravidanza (la prima è quella di datazione, la seconda è l’ecografia morfologica). Viene effettuata nel terzo trimestre di gestazione, tra la ventottesima e la trentaduesima settimana e ripetuta nella trentaseiesima settimana. Nel caso di gravidanza a rischio o gemellare viene effettuata un mese prima.

Ecografia Biometrica: cos’è e a cosa serve

Come l’ecografia morfologica anche l’esame biometrico analizza la crescita e la struttura del feto, al fine di rilevare eventuali malformazioni sfuggite nell’ecografia precedente (malformazioni del sistema nervoso, malformazioni delle vie urinarie, malformazioni dell’apparato digerente ecc.). Precisamente valuta l’idoneità della crescita fetale rapportandola a dei parametri standard di accrescimento relativi all’epoca gestazionale. Esso misura: il diametro biparietale o BPD (la distanza tra le due orecchie); la lunghezza del femore o LF; la circonferenza del cranio o CC; la circonferenza dell’addome o CA. Con questo esame è possibile anche controllare la quantità di liquido amniotico contenuto (normale, aumentato, ridotto), l’inserzione della placenta e la posizione del feto nell’utero, con l’aiuto della flussimetria doppler. Individuare la posizione del bambino nel canale del parto permette al ginecologo di scegliere tra parto naturale e parto cesareo.

La biometria non calcola la datazione della gravidanza

La biometria dunque non viene mai effettuata per calcolare la datazione della gravidanza la quale viene invece calcolata nel primo trimestre per mezzo di un’altra ecografia, specifica.

L’ecografia biometrica, come le altre ecografie, è un esame gratuito se effettuato in strutture pubbliche e private convenzionate, nel periodo previsto. Non è dolorosa, non è rischiosa e offre un risultato immediato. Si svolge sempre in via transaddominale (con la paziente sdraiata sul lettino) per mezzo di una sonda ecografica che emette ultrasuoni. Nel caso in cui si voglia misurare il canale cervicale e controllare il margine inferiore della placenta in rapporto con l’orifizio uterino interno viene invece adoperata la sonda vaginale.

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