Allattamento artificiale: conoscete il metodo Kassing?

Avete mai sentito parlare dell’allattamento con il metodo Kassing? Scopriamo assieme di cosa si tratta e i benefici che comporta ai bambini più piccoli.

Cos’è il metodo Kassing?

Il metodo Kassing è una tecnica adoperata per dare il biberon ai neonati. Consente i più piccoli di succhiare il latte come se fossero attaccati al seno della mamma ricreando le stesse condizioni di aderenza e suzione. È stato ideato molti anni fa dalla dottoressa Dee Kassing ed è proprio basato sul modo di dare il biberon. Capita spesso che i bambini che iniziano a provare quanto sia facile alimentarsi al biberon poi non vogliano più saperne di faticare con la suzione al seno.

Fondamentale è la scelta del biberon, che dovrà avere una forma dritta e non curva: in questo modo il latte scenderà con un po’ più di difficoltà e richiederà un impegno maggiore da parte del lattante. La tettarella deve essere rotonda per simulare meglio il capezzolo dalla madre e con un flusso lento. È preferibile che sia molto morbida con una base non più larga di due centimetri di diametro. La lunghezza è molto importante: per simulare l’allattamento al seno deve essere abbastanza lunga tanto da toccare il punto in cui il palato molle si unisce a quello duro. Adoperando questo tipo di tettarella sicuramente i tempi della poppata si allungheranno, ma verrà facilitata la digestione del neonato.

La corretta posizione del biberon nel metodo Kassing

Nel metodo Kassing ha una notevole importanza anche la postura che bisogna assumere nel momento in cui decidiamo di dare il biberon al neonato. Il bambino deve trovarsi in una posizione dritta e quasi seduta mentre il biberon deve essere mantenuto orizzontale. Così facendo si riduce l’effetto che la gravità ha sul latte. Se fosse allattato al seno sarebbe lui a controllare il flusso del latte ricevuto e stessa cosa vale assumendo proprio questa posizione.