Prima di diventare mamma, avevi giurato non l’avresti fatto…

Noi mamme siamo piene di propositi.

Prima di tutto perché siamo donne, per cui il proposito lo abbiamo nel DNA, e poi perché la responsabilità fa parte del nostro manuale di accompagnamento. Una volta diventate mamme, la cosa non può che prenderci la mano.

Mosse dall’intenzione di dare sempre e solo il meglio, siamo piene di regolette, da quando abbiamo in mano il test di gravidanza.

Regole che ci sembrano facilissime da rispettare, ma che poi, eccezione su eccezione, andranno a sgretolarsi molto rapidamente.

Ce ne accorgiamo guardando le altre mamme, ma pensiamo che, a noi, mai e poi mai succederà.

Le 5 cose che, prima di diventare mamma, avevi giurato non avresti fatto

L’epidurale

Il parto deve essere naturale. Armonia, karma, allineamento dei pianeti, pace cosmica: questo è partorire. Nulla si deve intromettere fra te e la natura.

Alla dodicesima ora di respirazione e contorcimento budella, giureresti di aver visto degli unicorni, intimarti una puntura di anestesia. In realtà, se potessi, faresti partorire un altro al posto tuo, ma il massimo che la pace cosmica ti possa offrire è l’epidurale. E così sia.

Il ciuccio

Demonizzato da ostetriche e dentisti in primis, te ne accosti con timore. Come se, solo il toccarlo, possa contaminare pure il tuo di palato! Raccontano di bambini che si sono dovuti rifare tutta la dentizione, per una ciucciata notturna.

Alla fine, corri il rischio: all’ennesimo strillo, glielo ficchi in gola. Dopo tutto, alle volte, i denti storti possono essere attraenti.

Comprendere SEMPRE quello che vuole il bambino

Ce lo dicono da sempre. Al corso preparto, e le amiche con più figli. Il bambino va sempre capito.

Esprime solo i propri bisogni, nulla di più, nulla di meno. Se piange, se strilla, lo devi guardare negli occhi, con calma, e chiedergli cosa c’è che non va.

Alla sesta volta, butti giù la maschera. Ti chiudi in un’altra stanza, quando si calma, torni: se proprio proprio ha qualcosa di importante da dirti, imparerà a parlare presto.

I cartoni animati

Pur essendo cresciute con la tv accesa, sigillate nei box, per non rompere alle nostre mamme, noi vogliamo essere delle dure e pure. Temiamo terribili, e non precisabili effetti sulla psiche dei bambini. Però, dopo un anno di accudimento del dolce fagottino, 12 ore al giorno, senza pausa, tuo figlio lo attaccheresti allo schermo dalla mattina alla sera.

Il tablet

I bambini ne sono attratti. Impedirgliene l’uso è una sfida quotidiana, una battaglia un po’ inutile. Ma niente, ti credi migliore, sino alla fine.

Poi, però, la fine arriva. Una mattina, senti un gran silenzio in casa. Non vuoi indagare il perché di quel silenzio, perché lo sai. Tuo figlio si è nascosto dietro il divano, con il tablet aperto, un po’ su YouTube, un po’ su Skype. Fingi di non sapere. Decidi che sarebbe un’ottima occasione per lavarsi.

 Qualcos’altro da aggiungere, mamme?

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