Epidurale: i rischi per la mamma e per il bambino

L’epidurale è uno dei metodi analgesici più utilizzati in Italia per alleviare i dolori delle contrazioni durante il parto. Molte mamme sono indecise se usufruire di questo tipo di supporto soprattutto perché temono possa avere delle conseguenze non positive sul nascituro e su sé stesse.

Vediamo insieme quali possono essere i rischi per la salute della mamma e del nascituro.

Effetti collaterali dell’epidurale sulla mamma

Nella letteratura medica fino al momento data alle stampe, sono tanti gli studi che dimostrano che l’analgesia epidurale sia sicura ma presentano nel dettaglio anche tutti i pro e i contro del caso. L’epidurale viene effettuata da un anestesista qualificato che lavora in stretta collaborazione con l’ostetrica e il ginecologo che gestiscono il parto in corso.

L’epidurale come accennato prima, può avere effetti collaterali. Sicuramente il più frequente è l’abbassamento della pressione del sangue della mamma quasi immediato ed è possibile che si verifichi l’insorgenza del mal di testa, prurito, lombalgia e formicolii localizzati sugli arti inferiori. Sono tutti effetti collaterali comunque non preoccupanti che possono essere controllati senza problemi dal personale medico.

Le reazioni allergiche al farmaco iniettato o altre conseguenze serie sono molto più rare. Alcune partorienti però, sotto effetto dell’epidurale, potrebbero non più sentire le contrazioni e avere parecchia difficoltà a comprendere quando sia il momento di spingere durante la fase espulsiva.

Effetti collaterali dell’epidurale sul nascituro

Con l’anestesia epidurale è probabile che i tempi della fase espulsiva aumentino e c’è il rischio di andare incontro a un parto operativo con l’utilizzo della ventosa oppure di ossitocina che stimola le contrazioni.

Dopo trenta minuti dalla prima somministrazione di analgesia, la frequenza del battito cardiaco del neonato può ridursi ma non è sintomo di sofferenza fetale.

Dunque, prima di firmare la liberatoria per sottoporsi all’epidurale, è bene conoscere nel dettaglio anche gli svantaggi e ponderare bene la scelta da effettuare. 

29 commenti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. La puntura dell’anestesia non l ho Neanche sentita, ho partorito in 30 minuti senza sentire il minimo dolore….per le contrazioni guardavo il monitor ma a me sono bastate 3 spinte per fare nascere la bambina. Solo un po’ di indolenzimento nella zona della puntura durato un giorno, come se avessi sbattuto… Niente di più… La rifarei altre 1000 volte ma capisco che sono stata molto fortunata e che in queste situazioni è tutto molto soggettivo… Non è possibile generalizzare.

  2. Io non l’ho potuta fare perché ad ogni contrazione si abbassava il battito cardiaco della bimba e quindi dovevo partorire velocemente.L’epidurale avrebbe allungato i tempi.Quando mi hanno detto che nn me l’avrebbero fatta mi e’preso un colpo ma poi,devo dire,e’andata alla grande.Dolori si ma nulla di insopportabile

  3. La salvezza! Ho inutilmente atteso la dilatazione a 5 cm per la paura dell’ago…. sofferenze e dolori…e’ bastata una punturina (che con quelle contrazioni neanche ho sentito) e poi.. relax! Mi sono addormentata durante le contrazioni!!! Lo rifarei 100 volte!

  4. Un dolore allucinante per la puntura che hanno dovuto ripetere due volte X via dello spazio ridotto tra le vertebre…la dose inoltre molto blanda non mi ha alleggerito dai dolori e dolore alla zona della puntura X circa un mese. Non la rifarei

  5. Fatto a metà travaglio e sono rinata,nessun effetto collaterale,neanche il mal di testa,ringraziero per sempre il mio ginecologo,non avete paura di farvela,se abbiamo la possibilità di alleggerire i dolori del parto,che fa un male cane e lo sappiamo tutte,perché non farla?

  6. Presente…allergia da epidurale,prurito insopportabile in tutto il corpo,conseguenza subito siringa di bentelan e mia figlia dopo ore e ore di spinte l’hanno dovuta prendere con la ventosa