Metodi per partorire senza dolore: sta per arrivare lo spray

Partorire senza dolore è il sogno di qualsiasi donna. Certo, il dolore del parto si dimentica, rimane solo un lontano ricordo, oscurato dalla felicità di stringere finalmente tra le braccia il tuo bimbo.

Però, mentre sei lì, in preda a contrazioni dolorosissime, che ti fanno desiderare di scappare da dentro la tua stessa pelle, le uniche cose che riesci a pensare sono: “Ca**o che male!”, “Non lo farò mai più!” e “Voglio l’epidurale!“.

A volte la terza opzione ci viene, miracolosamente offerta, in altri casi è solo un miraggio, in altri ancora (quelli che ci fanno arrabbiare di più) ti dicono che ormai è troppo tardi (è successo a me quando ho partorito il mio terzo figlio).

Dall’Australia arriva uno spiraglio di luce per noi mamme: uno spray analgesico che potrebbe essere utilizzato direttamente dalle donne in travaglio.

Parto-analgesia: i metodi attualmente disponibili 

Quando ci si trova a metà del secondo trimestre di gravidanza, di solito, si comincia ad avvertire un po’ di ansia pre-parto, ansia che aumenterà in maniera esponenziale man mano che il termine della gravidanza si avvicina. Quest’ansia ci porta a vagliare con precisione maniacale tutte le qualità, e i difetti, dei punti nascita della nostra zona. Uno dei punti a favore è sicuramente la parto-analgesia disponibile 24 ore su 24

I due metodi attualmente in uso per garantire alle future mamme un parto indolore sono l’anestesia peridurale e l’inalazione di protossido d’azoto. Quella più utilizzata negli ospedali italiani è l’analgesia peridurale (o epidurale), mentre il protossido d’azoto è più utilizzato all’estero, in particolare nei Paesi anglosassoni. 

La novità: uno spray per partorire senza dolore

Una sperimentazione condotta da un gruppo di ricercatori della University of South Australia, guidata dalla dottoressa Julie Fleet, ha sottoposto a trial clinico uno spray a base di Fentanil, che dovrebbe essere utile per la parto-analgesia. Alla sperimentazione hanno preso parte 156 donne. 

Il Fentanil, al contrario della Petidina (utilizzata per l’epidurale), andrebbe assunto per inalazione nasale dalla partoriente, sempre sotto stretto controllo da parte dell’ostetrica. Sebbene meno efficace, perché blocca la percezione del dolore, invece di eliminarla del tutto, questo medicinale è un valida alternativa all’analgesia peridurale per coloro che non possono sottoporvisi; inoltre, sembra presentare meno effetti collaterali a danno del feto, dal momento che il farmaco viene espulso dall’organismo dopo appena 2/7 ore dalla somministrazione.

56 commenti

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  1. Emanuela Guarino hai dei problemi per caso? Le cazzate le scriverai tu. Ho solo portato il mio esempio. Ma vedo che sei brava ad offendere persone che non conosci solo perchè non hanno seguito la tua strada. Brava.

  2. Ma perché vi azzannate fra di voi?…..mia figlia fattaepidurale e tutto è andato bene…..se ce ‘ bisogno di un cesareo lo saprà il medico…se poi volete sentire i dolori fatelo….

  3. Valentina Schettino , infatti non la faccio passare come una passeggiata. Dico solo che per fortuna non ho sofferto come ho visto soffrire chi fa il parto naturale. E visto che ci sono persone che difendono a spada tratta il parto naturale io difendo a spada tratta il cesareo. Penso che ognuno sia libero di esprimere le proprie opinioni senza venire offeso oppure no? Io ammiro chi decide per il parto naturale perchè io non sono riuscita ad affrontarlo per paura del dolore. Ma non diamo addosso a chi preferisce il cesareo perchè o in un modo o nell’altro la sofferenza c’è. Non mi sembra che nemmeno il parto naturale sia una passeggiata.