Pressione bassa in gravidanza? Scopri perché

Chi definisce la gravidanza uno stato di grazia o non è mai rimasta incinta o è stata molto fortunata oppure si è semplicemente dimenticata degli effetti collaterali che accompagnano la gestante durante tutti i nove mesi, pressione bassa inclusa.

Fino al termine del secondo trimestre di gestazione, infatti, la pressione arteriosa può scendere progressivamente registrando un calo di circa 10 punti. Di conseguenza, se tutte le future mamme con problemi di pressione bassa già prima del concepimento vedono accentuarsi alcuni sintomi tipici dell’ipotensione, come la debolezza, i capogiri e le vertigini, le altre sono destinate a fare quasi sempre la loro conoscenza.

Quali sono le cause del calo di pressione in gravidanza? Scopriamolo insieme.

Pressione bassa in gravidanza: le cause

L’abbassamento della pressione in gravidanza è legato principalmente al rapido passaggio di sangue tra arterie e vene uterine dovuto all’aumentata richiesta di questo fluido da parte di utero e placenta, ma anche all’aumento del progesterone che, soprattutto a partire dal secondo trimestre, determina una vasodilatazione.

Nel terzo trimestre invece la pressione tende a regolarizzarsi, anche se è possibile avvertire cali di pressione causati dal peso del pancione che, comprimendo la vena cava inferiore, ostacola il ritorno venoso, specialmente quando la mamma si mette in posizione supina.

Pressione bassa in gravidanza: consigli utili per limitarla

Per ridurre al minimo i disturbi legati al calo di pressione in gravidanza è buona regola:

  • alzarsi lentamente dalla posizione seduta o sdraiata;
  • evitare di sdraiarsi in posizione supina, preferendo decisamente il fianco sinistro;
  • evitare sauna, bagno turco, piscine riscaldate e ambienti eccessivamente caldo-umidi che predispongono alla vasodilatazione con conseguente abbassamento pressorio;
  • non stare a lungo in piedi nella stessa posizione, poiché l’aumentata richiesta di sangue negli arti inferiori tende ad aggravare i sintomi dell’ipotensione;
  • prestare massima attenzione alla dieta. In particolare si consiglia di fare pasti piccoli e frequenti, assumere molti liquidi per scongiurare la disidratazione ed evitare l’alcol, non solo perché d’intralcio allo sviluppo del feto ma anche per il suo effetto vasodilatatore. Inoltre è fondamentale mangiare alimenti ricchi di ferro in quanto i sintomi tipici della pressione bassa in gravidanza possono acuirsi a causa della carenza di ferro (anemia), altra condizione assai diffusa tra le donne in dolce attesa.

Infine, qualora certi accorgimenti non dovessero bastare a scongiurare un brusco calo di pressione in gravidanza, l’unica cosa da fare è mantenere la calma e sdraiarsi, possibilmente in un luogo fresco, con le gambe sollevate rispetto alla testa al fine di aumentare l’afflusso di sangue al cervello.

Hai mai sofferto di pressione bassa in gravidanza? Cosa facevi per migliorarla?

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