Autosvezzamento e soffocamento: quali sono i rischi veri

Il periodo dello svezzamento rappresenta sempre un momento molto complicato perché i genitori spesso si trovano in difficoltà non sapendo come comportarsi. Sebbene in molti infatti optino per lo svezzamento tradizionale utilizzando i classici omogeneizzati, altri invece prediligono l’autosvezzamento che comprende i cibi mangiati dagli adulti. A questa parola molti genitori inorridiscono poiché associano l’autosvezzamento a un maggiore rischio di soffocare: in realtà però non sembrerebbe essere così.

Autosvezzamento: che cosa dicono gli studi scientifici

Anche se lo svezzamento nel bambino è un processo molto comune, esso provoca sempre molta ansia nei genitori che non sanno bene come affrontare questo particolare momento. Secondo alcuni studi pubblicati da Amy Brown sull’International Journal of Nutrition and Dietetics sembrerebbe che l’autosvezzamento non provoca maggiori rischi di soffocamento allo svezzamento fatto attraverso l’utilizzo degli omogeneizzati o delle pappe.

Questa ricerca ha preso in esame un campione di circa 115 mamme aventi figli di età compresa tra i quattro mesi e i dodici mesi. A queste donne è stato fatto compilare un questionario nel quale bisognava scrivere le principali abitudini alimentari del bimbo e gli eventuali episodi di soffocamento. Dai risultati è emerso che non c’erano alcune differenze sostanziali tra i bambino svezzati con lo svezzamento tradizionale, quelli con l’autosvezzamento e quelli in modo misto.

Autosvezzamento: controllare sempre il bimbo mentre mangia

Nonostante i risultati di tale studio siano piuttosto confortanti è comunque consigliabile controllare sempre il bambino mentre fa la pappa e cercare di non dargli da mangiare determinati cibi. Ci sono infatti degli alimenti che aumento le probabilità di soffocamento nel bambino e che per tale motivo dovrebbe essere assolutamente evitati.

Tra questi bisogna ricordare innanzitutto la frutta secca a guscio intera (come ad esempio nocciole, mandorle e noci) la quale può essere data al piccolo esclusivamente sminuzzata con cura. Altri alimenti da evitare sono quelli molto duri come ad esempio la mela cruda oppure la carota cruda: in entrambi i casi infatti potrebbe trasformarsi in pezzi molto grandi da mandare giù. Anche gli alimenti appiccicosi (come il pane asciutto oppure il prosciutto crudo), i cibi gelatinosi (salsiccia o gelatina), i pezzi di cibo che tendono ad essere molto scivolosi (melone, banana, avocado) e le puree asciutte devono essere accuratamente evitati per non fare in modo che il bambino possa avere problemi nell’ingerimento.

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