Svezzamento: quando inserire il glutine nella dieta?

Il glutine

Una sostanza che in questo periodo viene spesso demonizzata, soprattutto a causa dell’impennata della diagnosi di casi di celiachia, cioè l’intolleranza al glutine.

Questa sostanza è davvero così dannosa?

In realtà no. Il glutine è una sostanza presente in tutti i prodotti che contengono frumento (grano), e risulta dannosa solo per coloro che soffrono di celiachia.

“Mi hanno sempre detto che andava inserito molto più tardi del sesto mese, perché è una sostanza allergizzante”.

Proprio come conseguenza diretta delle aumentate diagnosi di celiachia, soprattutto grazie ad esami sempre più mirati, in passato si pensava che la somministrazione di sostanze potenzialmente allergizzanti come, appunto, il glutine dovesse avvenire in una fase più avanzata dello svezzamento, per non correre il rischio di far insorgere allergie nei bambini che avevano appena iniziato lo svezzamento.

Il glutine nello svezzamento

Adesso non è più così: negli ultimi anni c’è stata una decisa inversione di tendenza in merito all’argomento. Ci si è resi conto, infatti, che ritardare l’inserimento del glutine non serviva a prevenire i casi di celiachia, bensì a ritardarne la diagnosi, perché più il soggetto che presenta l’intolleranza è grande, più i sintomi sono difficilmente riconoscibili.

Oltre a questo, ritardando l’inserimento delle sostanze potenzialmente allergiche si rischia di scatenare fenomeni allergici e di intolleranza che avrebbero potuto essere prevenuti con una somministrazione più precoce di determinati alimenti.

Via libera al glutine!

Le nuove linee guida, adottate in modo unanime dalla maggioranza dei pediatri, promuovono l’inserimento del glutine già da dopo il quarto mese di vita (non prima) e non oltre il settimo, sempre in concomitanza con l’allattamento al seno, specialmente nelle prime fasi dello svezzamento.

Non è difficile trovare alimenti per neonati che contengono glutine, perché adesso molte ditte che producono questo tipo di prodotti si sono adeguate alle nuove linee guida e ne hanno molti (ad esempio la pastina), che hanno una componente glutinica.

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