Rinunciare ad allattare al seno: i numeri aumentano

Una mamma su due decide di rinunciare ad allattare al seno il proprio bambino prima dei tre mesi. Non solo, sono tante le donne che non allattano per niente. A dirlo è un report inquietante redatto dal Ministero della Salute lo scorso anno e aggiornato al 2015. Dai dati raccolti dallo studio del neonatologo Riccardo Davanzo, emerge chiaramente come siano poche le donne che riescono ad avviare e portare avanti l’allattamento al seno, e la colpa, sempre secondo i dati, sarebbe quasi esclusivamente degli ospedali. Infatti, pare proprio che un po’ per le scarse risorse, un po’ per il poco personale e, diciamolo, un po’ per mancanza di voglia, impegno e passione, risulti molto più facile dare latte artificiale e glucosata invece che guidare la donna nell’avvio corretto dell’allattamento.

Questo tradotto significa che la mamma, appena da alla luce il proprio piccolo, se le condizioni di salute di entrambi lo consentono, dovrebbe trascorrere minimo un’ora a contatto col bambino, proprio per dargli l’opportunità di cercare il seno e di attaccarsi, sancendo quindi quel magnifico legame che caratterizzerà il loro rapporto, fatto di odori, sapori e contatto pelle a pelle. E invece una mamma su due entro il terzo mese conclude l’allattamento perché nessuno all’ospedale le ha mostrato come si fa ad attaccare correttamente il bambino. Perché magari nell’ospedale non si fa rooming-in, perché seguire la mamma nelle fasi dell’allattamento è troppo, davvero troppo impegnativo.

Basti pensare che sono solo  23 su 220 gli ospedali Baby Friendly, e diventarlo non è che costi chissà quale impegno oltre a quanto appena detto. Eppure l’Unicef e l’OMS sono molto chiari sia sulle linee guida che sulle informazioni date alle strutture ospedaliere. Probabilmente bisognerebbe anche dare un giro di vite a tutti gli incentivi che le industrie del baby food danno ai medici che, un po’ troppo facilmente, prescrivono l’aggiunta alle mamme. A pensar male si fa peccato, peccato che però qualche bravo medico sia stato trovato con le mani nella “marmellata”: giusto un anno fa 12 pediatri sono stati arrestati con l’accusa di corruzione alla commercializzazione di latte artificiale. Magari, da mamma a mamma, tenere gli occhi aperti e fidarsi dell’istinto tante volte sarebbe meglio.

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