Svezzamento: quando inserire i legumi?

I legumi sono un'ottima scelta vegetale come alternativa alla carne e al pesce, adatta ad essere inclusa nell'alimentazione dei bambini fin dalla fase dello svezzamento.

I legumi rappresentano una valida opzione vegetale in alternativa alla carne e al pesce, e possono essere introdotti nella dieta dei bambini già durante la fase dello svezzamento.

Tuttavia, è essenziale adottare determinate precauzioni, sia per garantire un bilancio nutrizionale adeguato sia per prevenire eventuali pericoli di soffocamento.

Queste accortezze sono importanti per assicurare che i legumi siano un’alimentazione sicura e salutare per i più piccoli.

I legumi sono spesso oggetto di discussione e confusione riguardo alla loro classificazione: alcuni li considerano una sorta di “carne dei furbi“, data la loro ricchezza proteica, mentre altri li trattano come un semplice contorno, come nel caso dei piselli spesso scambiati per verdure.

Questo articolo mira a fare chiarezza su questi aspetti e a rispondere a una domanda specifica: è possibile e consigliabile utilizzare i legumi durante lo svezzamento o l’autosvezzamento dei bambini? E se sì, quali legumi sono più adatti e in quale fase del loro sviluppo?

Innanzitutto, è importante correggere alcuni fraintendimenti comuni sui legumi, come l’idea che possano causare disturbi intestinali o che siano un’alimento troppo ricco di carboidrati.

In realtà, inseriti correttamente nella dieta, i legumi possono offrire benefici nutrizionali significativi. Vediamo quindi come integrarli in modo efficace e sicuro nell’alimentazione dei più piccoli.

I legumi durante lo svezzamento del bambino

I legumi, come fagioli, ceci, piselli, lupini, soia e altri, sono alimenti versatili e nutritivi.

Non solo sono una fonte di proteine, ma offrono anche carboidrati, sebbene in quantità non sufficienti a coprire le necessità di un pasto completo e non contengano tutti gli aminoacidi essenziali.

Tuttavia, questo problema si risolve facilmente abbinandoli a cereali, che forniscono la metionina mancante nei legumi, completando così il profilo aminoacidico.

Lenticchie

Il primo legume da inserire all’interno dell’alimentazione potrebbero essere le lenticchie: si tratta di un legume gustoso che va messo leggermente in ammollo prima dell’ utilizzo.

Usatelo come fate di solito, e inserite poi le lenticchie intere nel brodo del bambino: passatele con il passaverdure fino ad eliminare completamente le pellicine esterne che potrebbero rivelarsi indigeste per un bambino ancora piccolo.

Una volta realizzata questa crema possiamo aggiungerne qualche cucchiaiata alla pappa del bimbo, ovviamente dopo esserci consultati con il pediatra: infatti i legumi sono alimenti proteici che regalano l’organismo anche molta energia. È importante consumarli nella giusta quantità.

Un’alternativa può essere preparare delle gustose polpette di lenticchie da insaporire con spezie e aromi a piacere.

Ceci e fagioli

Dopo le lenticchie potete passare ai ceci e ai fagioli, ovviamente utilizzando sempre lo stesso principio provvederete prima a lessarli e poi passateli con il passaverdure.

Fate attenzione a non frullarli perché altrimenti non riuscirete eliminare perfettamente le bucce.

Adorate anche dai bimbi più piccoli sono le polpette di ceci, preparate unicamente con ceci, uova e pangrattato e spezie a piacere. Quando il bimbo è più grande si può aggiungere del parmigiano e del sale, e magari aggiungerci un cuore filante.

Fagiolini

Sebbene spesso serviti come contorno e simili alle verdure, sono veri legumi. Ricchi di acqua, vitamina C, vitamina A e folati.

Soia

Molto popolare nelle diete vegetariane, ha il più alto contenuto di proteine e un ottimo profilo di aminoacidi essenziali, vitamine del gruppo B, potassio e calcio.

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