Occhi rossi in piscina? Attenzione alla pipì!

Capita spesso, andando in piscina, di uscire dall’acqua con gli occhi rossi. A chi non è mai capitato, una volta terminato un corso di nuoto o una bella nuotata per i fatti propri, di andare a fare la doccia con gli occhi particolarmente arrossati e sensibili?

Comunemente si pensa che ad arrossare gli occhi sia il cloro presente nell’acqua delle vasche, ma attenzione, pare proprio che non sia quella la causa! Stando ad un recente resoconto del Centers for Disease and Control Prevention sulle piscine degli States, a far venire gli occhi rossi sarebbe la presenza di urina.

L’azoto presente nell’urina, infatti, si legherebbe al cloro formando una sostanza chiamata cloramina, che è un derivato dell’ammoniaca. Il cloro, invece, ha una funzione prevalentemente battericida, è usato per contrastare il proliferare dei germi nell’acqua e normalmente non causa irritazioni (ad esclusione dei soggetti sensibili, allergici o atopici). L’anomalia si verifica, dunque, quando al cloro si lega l’urina che dà vita a una sostanza irritante che entra facilmente in contatto con i nostri occhi provocandone l’irritazione.

L’urina, però, non è la sola responsabile dell’arrossamento oculare. Anche sudore e residui di feci sono altri responsabili di questo spiacevole fenomeno.

Igiene!

Il vero problema è che in piscina non bisogna fare pipì! Educare fin da piccoli a recarsi nei bagni per fare i propri bisogni è una regola d’oro di educazione e di prevenzione per la salute, propria e degli altri. Pare infatti, stando ai risultati di un sondaggio del Water Quality and Health Council condotto un paio di anni fa, che il 19% degli utenti delle piscina faccia regolarmente pipì in acqua. Inoltre, è emerso che ben il 43% non fa la doccia prima di immergersi, obbligatoria per lavare dal nostro corpo i residui di germi e batteri, evitando di portarli con noi nella vasca.

Spiegare ai più piccoli le buone norme di comportamento in un luogo potenzialmente ad alto rischio di infezioni come la piscina, e dare il buon esempio da adulti sono l’ABC dell’igiene e della buona educazione.

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