Non è il tuo latte, non passa il tuo amore. Questa è la morale

Siamo mamme moderne. Lo abbiamo capito quasi tutte, ormai: allattare al seno o dare un biberon, non fa di noi mamme migliori o mamme peggiori. Il tipo di latte non crea differenze fra i bambini. Non ci sono traumi. Tutti crescono bene indipendentemente dal tipo di poppata.

Siamo mamme moderne. Lo abbiamo capito quasi tutte, ormai, che sia frutto di un problema post parto, di una reale difficoltà o di una scelta, non si deve mai giudicare chi non allatta al seno. Come non si deve mai giudicare chi allatta per tanto tempo.

Da mamma che, ad entrambe le figlie, ha dato il latte artificiale, ho notato che spesso più che le altre mamme, a giudicare sono le autrici di libri dedicati alla maternità. Libri che, le neomamme in special modo, leggono per informarsi e avere conforto sulla crescita del proprio bimbo.

Mi vengono in mente almeno un paio di libri: uno dedicato alle principali fasi del bambino da zero ad un anno (come cambiare i pannolini, come scegliere il passeggino, che giochi fare etc) un altro a come accogliere un nuovo fratellino in famiglia. In entrambi i casi, si sprecavano consigli ed informazioni sull’allattamento al seno, mentre si lasciava sola la mamma che usava il latte artificiale, come se non ci fosse nulla da dire in proposito.

È come se, chi non avesse voluto o potuto allattare, affrontasse, senza difficoltà, le fasi di crescita del proprio bimbo o l’arrivo di un secondo.

Tra le righe di alcuni libri si leggeva il giudizio, stupido, che la mamma con il biberon in mano, abbia deciso per la via facile, abbia preso una scorciatoia, un sotterfugio.

Eppure, sono tante le riposte che cercano le mamme da biberon: dalle quantità da far bere, a come si scalda il latte, al tipo di biberon. Per non parlare del conforto che alcune cercano, perché avrebbero preferito dare il latte materno.

Spesso viene consigliata tutta una routine per le mamme che allattano al seno: il prendersi del tempo, il prepararsi un angolo accogliente e tranquillo, qualche snack, il guardare negli occhi mentre si allatta. Il racconto è dedicato solo alle prime come se le altre potessero fare tutto in piedi, con la musica a palla, in mezzo alla gente, che tanto in un minuto ti sei spicciata e chissenefrega!

Non è il tuo latte, non passa il tuo amore, questa è la morale.

E no, ogni mamma, soprattutto alla prima esperienza, ha le proprie difficoltà, fragilità. Possono essere diverse, ma hanno tutte pari dignità.

Dignità di essere trattate e sviscerate, in modo che ogni mamma possa informarsi e confrontarsi senza dubbi o paure.

22 commenti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. l’allattamento della mia prima figlia é stato tragico: il latte nn c’era e dopo 15gg ho iniziato con artificiale e ho fatto aggiunte fino ad un anno fino a quando ho dovuto smettere per un’infiammazione da curare. Quante ne ho sentite/subite compreso che se il latte nn veniva era perché avevo altre priorità (l’allattamento è questione di sensibilita)…quanti pianti! Poi il secondo figlio…latte in abbondanza fino all’anno poi naturalmente finito e siamo passati all’artificiale. Oggi so che con la prima nn ho sbagliato nulla ma è stato difficile affrontare quel periodo. Come è facile puntare il dito…ma siamo sicuri che siamo nella posizione di farlo? Mah…

    • Io ho allattato fino a 16 mesi, anche per me è stato tragico dover smettere, soprattutto perché lei prendeva il seno per addormentarsi come coccola, niente ciuccio, niente biberon, solo il seno. Perciò è stato difficilissimo soprattutto per il fatto che non accettava in alcun modo il ciuccio perciò la suzione per addormentarsi non è stata in alcun modo sostituta. E anche io ho deciso di voler smettere perché per me era uno stress dover scoprire il seno ogni qual volta lei voleva dormire ed era stanca. I primi due giorni piangeva disperata, anche io con lei.. Però sapevo che se avrei ceduto, lei avrebbe capito che piangendo avrebbe riottenuto la sua amata tetta e così ogni intento di nuova eliminazione sarebbe stato seguito da pianti. Sono stata forte, l’ho sostituita con lunghe cullate, carezze e canzoncine. Adesso lei non ne risente, è un mese che gliel’ho tolta e dorme comunque serena senza avergli fatto sentire la mancanza di amore nel farla addormentare ❤️

  2. Chi giudica lo fa perché probabilmente si sente superiore….. a chi non so…
    Io ho avuto la fortuna di allattare ma perché ci tenevo. Se non avessi potuto amen… mica mi strappavo i capelli…
    Mamme fate quello che reputate più giusto per voi e per i vostri cuccioli…e fregatevene del giudizio degli altri..

  3. La mia ha 10 mesi e la allatto a richiesta le poche ore che sto con lei, spesso è più una coccola per lei che fame. E come ha scritto Antonietta, quando nessuno si alza le maniche ed aiuta è la mamma a dover scegliere il male minore.