I cambiamenti climatici danneggiano il cuore dei neonati

Sembra che i cambiamenti climatici possano danneggiare il cuore dei bambini: secondo una ricerca scientifica effettuata dal Journal of American Heart Association, un numero piuttosto consistente di bambini nascerà con anomalie cardiache congenite tra il 2025 ed il 2035, probabilmente a causa di variazioni climatiche che le madri subiscono durante i nove mesi di gestazione.

Incidenza del clima sulla salute

Le variazioni climatiche estreme che stanno verificandosi negli ultimi decenni e che dipendono da cause di natura ambientale svolgono un ruolo di primaria importanza sulla salute degli organismi viventi: è nota da tempo la tendenza al riscaldamento globale della terra che comporta numerose conseguenze negative per l’umanità.

In particolare le alte temperature provocano ingenti danni per la salute in quanto l’organismo non è in grado di termoregolarsi in maniera efficace quando i gradi esterni si mantengono elevati per lunghi periodi di tempo.

La gravidanza rappresenta uno stato fisiologico della donna durante cui il suo stato di salute si mostra particolarmente vulnerabile; per questo motivo un caldo eccessivo sembra possa danneggiare non soltanto il suo stato di salute, ma anche quello del nascituro.

I mutamenti climatici potrebbero quindi provocare l’insorgenza di ben 7000 casi di difetti cardiaci congeniti su neonati che nasceranno nei prossimi 11 anni negli Stati Uniti d’America.

Mutamenti climatici e gravidanza

Secondo molti studi, l’esposizione delle future mamme ad alte temperature avrebbe un effetto allarmante sulla gestazione, soprattutto in quelle zone dove il clima risulta effettivamente pericoloso, come Texas, California ed Arkansas.

Non è del tutto chiaro il meccanismo che sta alla base della correlazione tra clima e difetti congeniti dei neonati, anche se sembra che sia collegata fenomeni di morte delle cellule fetali con un impatto negativo sui processi di sviluppo dell’embrione durante la vita intrauterina.

Sembra che il caldo aumenti anche la percentuale di nascite di bambini prematuri o sottopeso, e che sia maggiore il numero di gravidanze a rischio: in base a tali evidenze, sarebbe consigliabile che le gestanti, soprattutto durante il primo trimestre di gravidanza, evitassero di esporsi a temperature troppo elevate.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *