Prevenzione primordiale: la salute del cuore inizia già nel pancione

Dal 14 al 17 dicembre si è svolto a Roma il 79° congresso della Società Italiana di Cardiologia (Sic), questa volta focalizzato sul benessere di bambini e adolescenti.

In particolare i medici hanno tenuto a sottolineare l’importanza della cosiddetta prevenzione primordiale, una serie di accorgimenti che le donne in gravidanza devono attuare per garantire al nascituro un cuore sano.

La prevenzione delle malattie cardiache inizia dalla gravidanza

Durante la gravidanza il corretto sviluppo del feto viene monitorato e tutelato attraverso ecografie e analisi periodiche, ma anche le gestanti però possono avere un ruolo attivo per garantire al proprio bambino una crescita sana e un perfetto funzionamento dell’apparato cardio-circolatorio.

In che modo? Evitando ovviamente fumo e alcool, seguendo una dieta povera di grassi e facendo attività fisica ogni giorno.

Il professor Ciro Indolfi, presidente Eletto Sic, ha spiegato come un’eccessiva sedentarietà da parte delle donne incinte può modificare l’espressione dei geni del feto e portare in futuro problemi cardiovascolari al bambino.

I bambini dovrebbero praticare attività fisica già dai tre anni

Alimentazione corretta e movimento quotidiano delle future mamme rientrano nella cosiddetta prevenzione primordiale o iper-primaria e forniscono al bambino le giuste premesse per un cuore sano e perfettamente funzionante.

Tuttavia la tutela dell’apparato cardiovascolare deve continuare anche nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza, momenti cruciali per un armonico sviluppo dell’organismo. Per questo, in base alle recenti linee guida statunitensi, gli specialisti raccomandano tre ore di movimento al giorno per i bambini dai 3 ai 5 anni e almeno un’ora per i fanciulli dai 6 ai 17 anni.

Consigli preziosi, ma poco seguiti nel nostro Paese, tra i più pigri al mondo: soltanto il 3% della popolazione giovanile italiana infatti pratica attività fisica quotidianamente.

Il Presidente Sic Giuseppe Mercuro, durante il convegno romano, ha ribadito che l’esercizio fisico è la migliore forma di prevenzione contro le patologie cardio-vascolari.

Oggigiorno, ha dichiarato il dottore, il 9% delle morti precoci è dovuta alla sedentarietà, ma basterebbe un po’ di sano movimento al giorno per ridurre drasticamente patologie importanti come obesità, ipertensione e disfunzioni cardiache.