L’importanza del finger food nella dieta dei piccoli

Con il termine finger food si indicano tutti quegli alimenti che possono essere presi con le dita e mangiati: offrire questo tipo di cibo al proprio bimbo può rivelarsi di grande utilità, con vantaggi per lo sviluppo e l’apprendimento.

Inizialmente, si possono aggiungere delle piccole porzioni di finger food nella dieta del piccolino, a partire dai 6 mesi di età: piano piano il bimbo acquisterà sempre più confidenza con il cibo e inizierà ad apprezzare i diversi gusti, attraverso una scoperta continua.

Il finger food aiuta lo sviluppo dei bambini

I bimbi generalmente iniziano ad esercitare la presa con le loro manine (in particolare cercando di mantenere gli oggetti tra l’indice e il pollice) a partire dai 6-10 mesi di età. Mentre tentano di imparare la giusta tecnica, molto spesso provano a portare il cibo alla bocca: è chiaro che il finger food è il cibo perfetto per aiutarli in questa prima fase di sviluppo. L’esperienza dei piccoli può diventare anche più divertente, aggiungendo diverse forme di alimenti, con vari sapori da provare: si può andare da piccole fette di frutta morbida, a pezzetti di verdura più duri, a piccoli assaggi dolci o salati e così via.

Il finger food migliora la coordinazione dei bimbi

Oltre a migliorare la presa del piccolo, il finger food può essere di grande aiuto nel favorire la coordinazione mani-occhi. Inizialmente è bene dare al piccolo alimenti facili da trattenere nelle manine e piano piano, non appena la presa si mostra abbastanza stabile, procedere con cibi un po’ più difficili da mantenere, come ad esempio dei pezzetti di banana, che possono scivolare via.  

Il momento della pappa potrebbe trasformarsi in un po’ di caos, ma si tratta di un’ottima esperienza per il piccolino, che migliorerà sempre più le sue capacità sensoriali, attraverso il finger food con cui giocare, scoprire nuove forme, odori e sapori.

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