Ciclo mestruale: cosa succede dopo la gravidanza?

Il primo ciclo mestruale dopo la nascita del bambino è denominato capoparto e non ritorna nello stesso periodo a tutte le donne: può ricomparire, infatti, a circa 40-60 giorni dal parto se non si allatta o, in caso contrario, anche dopo diversi mesi. Con l’allattamento esclusivo al seno poi, potrebbe volerci anche più di un anno, in quanto la prolattina inibisce l’ovulazione. A ogni modo la domanda che si pongono frequentemente tutte le neomamme è la seguente: “Le mestruazioni sono come prima della gravidanza o devo aspettarmi delle novità?”. Cerchiamo di scoprirlo insieme.

Il ritorno del ciclo mestruale: cosa succede dopo la gravidanza

Il ritorno del ciclo mestruale corrisponde alla ripresa della regolare attività ovarica della donna. La prima mestruazione post-gravidanza può essere particolarmente abbondante e durare più del solito (anche fino a 8 giorni). I cicli successivi, invece, tendono a essere più regolari sia per quanto concerne la frequenza che la quantità.

Inoltre può accadere che soprattutto le donne che erano solite avere forti spasmi abbiano la possibilità di esperire un ciclo mestruale quasi del tutto indolore. Ma perché si verifica questo fenomeno? Nei mesi di gravidanza e di allattamento l’ovaio si prende un lungo periodo di “vacanza”, che gli consente di favorire una produzione ormonale più regolare; d’altra parte dopo il parto la contrattilità uterina risulta significativamente migliorata e, di conseguenza,  si ha una minore produzione di prostaglandine, ovvero la sostanza che ha il compito di favorire le contrazioni dell’utero.

L’irregolarità e gli eventuali cambiamenti del ciclo mestruale sono determinati dalle variazioni psico-fisiche che si sono avute nei 9 mesi di gravidanza; quando il normale equilibrio viene ripristinato anche il ciclo si regolarizza e torna a essere quello di sempre.

Ciclo mestruale dopo il parto: come proteggersi da una gravidanza indesiderata

Pure in assenza dell’ovulazione è possibile rimanere incinte, per cui anche in attesa che arrivi il capoparto è opportuno prendere le dovute precauzioni.

Il più efficace metodo contraccettivo in questa fase è il profilattico. In allattamento è possibile inoltre assumere una particolare pillola anticoncezionale, che vi prescriverà il ginecologo.

Anche nei mesi successivi al capoparto il rischio di gravidanze indesiderate è piuttosto alto ed è molto difficile prevedere i giorni dell’ovulazione, anche a causa del ciclo che spesso per i primi mesi risulta molto irregolare.

26 commenti

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    • È fisiologico avere delle perdite di sangue in allattamento. Prima del 40 esimo giorno in pratica non si può ovulare. Avreste potuto sapere se erano vere mestruazioni solo se aveste misurato la temperatura basale , che si alza prima del flusso

    • Io dopo 30 giorni e allattando esclusivamente al seno.sono andata dal ginecologo e mi ha detto che era tutto ok. A volte capita.ho continuato ad allattare senza problemi 😉

    • Sbagliato, la natura è perfetta e solo se non la si conosce si sbaglia, informati con delle insegnanti di metodi naturali (di solito li trovi nelle chiese cattoliche, associazioni no profit) vedrai che scoprirai molte cose che non sai sul tuo corpo

  1. Articolo con finale inesatta! Non esiste solo il profilattico e del resto già l’allattamento completamente al seno è stato voluto dalla natura come mezzo fisiologico di distanziazione delle nascite: vedi LAM ( metodo dell’allattamento materno) o metodi naturali. La consapevolezza ci fa fare le scelte giuste