Cos’è l’arteria ombelicale unica?

Quando un feto inizia a formarsi, il cordone ombelicale è composto da 4 vasi sanguigni: 2 vene e 2 arterie. Una delle due vene si chiude spontaneamente e all’interno del cordone ombelicale rimangono tre vasi sanguigni.

Arteria ombelicale unica: cos’è?

In alcuni casi può accadere che, durante la formazione del cordone, esso si sviluppi con una sola arteria, oppure un’arteria che inizialmente era presente può andare incontro ad atresia o ad atrofia, e quindi scomparire.

E’ in questi casi che si può parlare di arteria ombelicale unica: quando al cordone ombelicale manca una delle due arterie che dovrebbero essere normalmente presenti.

Come si riconosce l’arteria ombelicale unica

L’arteria ombelicale unica si individua facilmente attraverso l’ecografia. Facendo un’esame approfondito del cordone, anche aiutandosi con lo strumento del “color”, il medico individuerà senza difficoltà la presenza di due vasi sanguigni, quando dovrebbero essercene tre, e potrà notare anche una differenza nelle dimensioni dell’arteria rimasta, che tende ad ingrandirsi per compensare la mancanza dell’altro vaso.

In caso di arteria ombelicale unica, anche la forma e la consistenza del cordone tendono a modificarsi; il cordone può presentare una ridotta spiralizzazione e una minore presenza della cosiddetta “gelatina di Wharton” (la sostanza che gelatinosa che si trova all’interno del cordone ed ha la funzione di proteggere i vasi sanguigni).

Sebbene una diagnosi di sospetta arteria ombelicale unica possa essere formulata già dalla 14ma settimana, per averne la certezza assoluta si devono attendere almeno le 20 settimane di gestazione.

Come si interviene in caso di arteria ombelicale unica

Tra le anomalie del cordone ombelicale, quella dell’arteria ombelicale unica è la più comune, con un’incidenza dello 0,5%. E’, tuttavia, difficile risalire ad un dato più completo, perché non si conosce l’incidenza di questa anomalia nei feti abortiti spontaneamente.

Alcuni studi evidenziano come l’incidenza nei feti che non riescono a superare il terzo trimestre di gestazione sia del 10%, circa 4 volte in più rispetto a quella riportata in utero.

Le gravidanze che presentano un’arteria ombelicale unica devono essere seguite un po’ più attentamente, con controlli ecografici da eseguire almeno ogni 3 settimane, ecografie dettagliate, ecocardiografia e flussimetria nel terzo trimestre.

La scelta di partorire o meno naturalmente deve essere valutata seguendo attentamente le indicazioni del proprio medico.

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