Perché l’allattamento in pubblico dà tanto fastidio

Chiedono se sia “giusto”, oppure “sbagliato”. Allattare al seno in pubblico, in un ristorante, un aeroporto, una stazione. In un parco mentre guardi il tuo figlio più grande, e il piccolo urla. E potresti dire al primo: adesso andiamo, tuo fratello ha fame. Stai lì e guardi, di due, due che piangono: il grande non vuole tornare già a casa, il piccolo ha fame, ha sete, fa caldo. Oppure, semplicemente, ha bisogno di quella sostanza indispensabile di cui tutti abbiamo avuto, ancora abbiamo, bisogno: la mamma.

Le madri se lo chiedono, gli “altri” le costringono a farlo.

Ti guardano con imbarazzo, si vergognano di cosa non si sa, allora rilanciano come un’offesa, quel tuo gesto così naturale. Sei un oltraggio al pudore, donna. Un paio di tette, un fondoschiena che sbuca da jeans tagliati troppo corti, sfilacciati, pubblicità e ostentazione: vorrebbero farti credere che sei anche tu un’ostentazione. Madre che allatti: sei una provocazione.

Il punto non è se sia “giusto ” o “sbagliato “… Il punto è che è legittimo. È solo la madre, che deve decidere. A volte si nasconde, torna a casa, ti fa contento. Ha un pudore che non ha scelto, che le hai messo addosso: tu che la guardi, che sgrani gli occhi. Allora si porta una sciarpa, si copre. Si mette in un canto. Spera che il piccolo non pianga, si sazi alla svelta. Che non passi nessuno. Si chiude nel cesso.

L’ho fatto anch’io, ho allattato ovunque, e ovunque mi vergognavo, di una vergogna non mia. Alle feste, nei centri commerciali. Fingevo di fregarmene, siamo brave a dire che siamo libere. La verità è che non lo siamo. E mi chiedevo perché, che cosa e come dia così fastidio.

Una donna che allatta al seno non colpisce per un paio di tette. Una donna che allatta al seno dà fastidio perché è intimità, unicità, unione. Amore carnale.

È due corpi che si baciano, è come vedere due ragazzetti che si scambiano effusioni. Solo che lì puoi giudicare, snobbare, deridere. Invece una madre e il suo piccolo hanno la purezza folle della natura, del bisogno. La memoria del nostro stesso essere. La nostalgia, forse, di una simbiosi, una totalità che ci spaventa.

68 commenti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Allattare è una necessità primaria per i nostri cuccioli, è sacrificio, è amore, ma come tutte le cose vanno fatte nel rispetto degli altri, e in questo caso con discrezione, io ho due figlie , una la sto ancora allattando, Nn mi piace allattarla, in mezzo alla gente, generalmente, se succede cerco sempre un posto un po’ appartato.
    Secondo me nei luoghi pubblici , ci dovrebbe sempre essere una o più zone di allattamento , come ad esempio nel nuovo centro commerciale ad Arese, li c’è ne sono diverse.

  2. Ma a che punto siamo arrivati? ??? Non è vergognoso vedere le tette al vento e la coscia di una ”DIVA”’ ,ma è una vergogna allattare il proprio figlio in pubblico? ??? Da mammà non mi importa un fico secco di quelli che mi guardano e giudicano che allatto in pubblico! !!

  3. Io ho allattato veramente ovunque compreso in coda in cassa ,in coda in posta, in banca,in spiaggia ,dal benzinaio…e non mi sono mai vergonata …sono ben altre cose quelle di cui vergognarsi ! E se ho creato disagio a qualcuno mi dispiace x loro ma il problema sta nella loto testa non nel gesto più naturale di questo mondo! Siamo mammiferi ,l allattamento dovrebbe essere per tutte le mamme un gesto naturale.

    • Se è per questo anche chi prende finte pensioni di invalidità dice che son ben altre le cose di cui vergognarsi, tipo le tangenti dei politici: le travi nei propri occhi sono sempre pagliuzze. vero?