Test di gravidanza: sono tutti uguali?

Quando si ha il sospetto che sia iniziata una gravidanza l’unico modo per saperlo immediatamente è quello di effettuare proprio un test di gravidanza.

I test di gravidanza possono essere acquistati nelle farmacie e nelle parafarmacie e i loro prezzi vanno in genere dai 10 ai 25  euro in base alla quantità di test che si trovano all’interno delle confezioni: esistono  infatti confezioni da 1 o 2 stick.

Ma i test di gravidanza sono tutti uguali?

Partiamo dal concetto che sono tutti molto affidabili. Esistono molte marche e le tipologie di test più diffusi sono quelli a due bande. Essi sono molto semplici da usare: una volta inserita l’estremità assorbente nell’urina, si va ad aspetta qualche minuto. In seguito si controlla il risultato nella prima finestrella e il controllo nella seconda finestrella. Se nella prima va comparire la classica linea rosa allora è in atto una gravidanza. Esistono però anche test a 3 bande: in pratica accanto alla banda del controllo e alla banda del test compare anche la banda di riferimento che comunque non è del tutto indicativa e serve ad interpretare il risultato.

Se la banda del test è di intensità uguale alla banda di riferimento si può desumere che lo stadio di gravidanza sia al massimo di un paio di settimane. Se invece la banda del test è meno intensa di quella di riferimento si può immaginare che la gravidanza sia ancora più precoce.

Stanno poi prendendo sempre più piede i test di gravidanza digitali, che oltre a garantire la effettiva presenza della gravidanza,  indicano addirittura da quante settimane è iniziata la gravidanza stessa. Fondamentalmente, come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, tutti questi test sono affidabili. Vi ricordiamo però alcuni consigli per garantire la totale efficacia del test di gravidanza:

  • Potete fare il test in qualsiasi momento della giornata ma farlo di mattina significa avere un risultato migliore perché la concentrazione delle urine è maggiore.
  • Il funzionamento di questi test si basa sulla rilevazione della presenza dell’ormone beta che si sviluppa al momento dell’impianto dell’embrione nell’utero. È il caso quindi di aspettare almeno 6-7 giorni dal ritardo mestruale per avere la massima certezza.

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