Oligoidramnios: le patologie del liquido amniotico

L’oligoidramnios è una situazione patologica che si manifesta con una scarsità importante del liquido amniotico che scende al di sotto dei 500 ml. Le donne incinte affette da questo problema sono fra lo 0,5% e il 4%.

L’oligoidramnios patologica

Per fare un po’ di chiarezza, è bene sottolineare che non può essere considerata oligoidramnios patologica la naturale diminuzione del liquido amniotico che si verifica puntualmente quasi in tutte le gestanti al termine della gravidanza quando oramai il feto è diventato abbastanza grande da avere serie difficoltà nei movimenti.

La situazione è allarmante invece quando si presenta una riduzione di liquido nei mesi precedenti. Le cause della oligoidramnios possono essere diverse come per esempio un forte stress da parte della madre, la scarsa assunzione di liquidi o una crescita eccessivamente lenta del bambino. In questi casi basta riposarsi e cercare di vivere in un ambiente il più tranquillo possibile.

Dall’oligoidramnios all’anidramnios

La situazione più complessa e grave si presenta quando dall’oligoidramnios si passa all’anidramnios, cioè quando si è in assenza di liquido amniotico. Può essere il primo allarmante sintomo di un grande ritardo della crescita del bambino che comporta molte complicazioni, come patologie renali, malformazioni, rottura prematura delle membrane e la poca produzione di urina. Il liquido amniotico infatti è costituito per la maggior parte dall’urina prodotta frequentemente dal feto.

Sintomi ed effetti dell’oligoidramnios 

In presenza di oligoidramnios la mamma sicuramente avvertirà molto di più i movimenti del bambino all’interno dell’utero. La scarsità del liquido amniotico infatti mette a stretto contatto il corpo del bambino con quello della gestante, talvolta facendone percepire il battito cardiaco fetale. In questa situazione il feto non si trova più in un ambiente e lui favorevole e comodo e si possono creare importanti malformazioni, ritardi di crescita soprattutto al livello polmonare e deformazioni causate dalla compressione delle membrane. Per verificare la quantità di liquido amniotico presente, basta sottoporsi a una normale ecografia

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