Mal di testa in allattamento: come affrontarlo con farmaci e rimedi naturali

I mal di testa durante l’allattamento possono essere frequenti. Alcuni farmaci però contengono principi attivi che si depositano nel latte materno, passando così anche al bambino. Si tratta di un periodo molto delicato in cui è sempre bene riflettere attentamente prima di assumere farmaci.

Mal di testa in allattamento

L’allattamento è un periodo molto delicato per il corpo della neomamma, che si trova sottoposto a sollecitazioni uniche e particolari. I mal di testa possono diventare frequenti in questo periodo e mostrare sintomi più forti, fra cui nausea e vomito. Durante l’allattamento però è bene stare sempre attentissimi ai farmaci che si assumono, perché alcuni possono contenere elementi che, tramite il latte, arrivano anche al bambino. L’ideale sarebbe, durante l’allattamento, chiedere sempre il parere di un medico prima di assumere qualsiasi tipo di farmaco, compresi quelli che in situazioni normali non richiedono prescrizione medica.

Come affrontare il mal di testa: i metodi naturali

Il mal di testa durante l’allattamento può essere affrontato anche con metodi naturali, ad esempio prevenendolo con la giusta alimentazione. Un eccesso di zuccheri, il consumo di alcol e anche di cibi grassi o troppo ricchi di calorie potrebbero provocare mal di testa durante la digestione. Anche per questo motivo sarebbe meglio evitarli durante il periodo dell’allattamento.

Il mal di testa può essere anche causato dalla disidratazione, per cui si può in parte prevenire bevendo acqua a sufficienza, soprattutto nel periodo estivo. I mal di testa dovuti a contratture o a problemi muscolari possono essere sensibilmente ridotti con un massaggio al collo, mentre una salutare passeggiata all’aria aperta stimola la circolazione sanguigna e riduce notevolmente lo stress, un’altra fra le principali cause di mal di testa. Questi rimedi possono essere sempre validi, ma sono particolarmente importanti durante il periodo dell’allattamento, quando è meglio sospendere l’assunzione dei farmaci non essenziali.

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