Partorire negli Stati Uniti: quanto costa?

La nascita di un bambino è sicuramente fonte di gioia ma, a volte, può accompagnarsi a spese che si rivelano ingenti.

In particolar modo, negli ultimi tempi, ha fatto clamore un caso verificatosi negli Stati Uniti dove un ospedale americano ha richiesto 39.35 dollari a una coppia di neogenitori per aver abbracciato il loro piccolo subito dopo il parto.

Motivo? Tra le varie spese mediche l’assicurazione non prevede il contatto pelle a pelle tra mamma e bambino subito dopo il parto.

A parte questo episodio, che ha suscitato rabbia e indignazione, rispetto agli altri Paesi industrializzati il parto negli Stati Uniti ha dei costi non sempre alla portata di tutti i cittadini e, per far venire alla luce un bambino, occorre avere a disposizione un cospicuo conto in banca.

Dal 1996 a oggi la spesa per un parto in un ospedale statunitense si è letteralmente triplicata e risulta essere la più alta rispetto a quella richiesta da qualsiasi altro paese al mondo. Tanto per fare degli esempi se negli USA per un parto cesareo anche chi gode di assicurazione può ritrovarsi con un conto di 15000 dollari, in Francia ne spenderebbe 6 mila, in Gran Bretagna 4 mila mentre, in Irlanda, sarebbe completamente gratuito.

Le cifre richieste per partorire negli Stati Uniti

Il New York Times ha tolto ogni dubbio in merito pubblicando un rapporto della Truven Health Analytics che evidenzia i costi esorbitanti che una famiglia statunitense deve sostenere per la gravidanza, il parto e l’assistenza conseguente al lieto evento. Il pacchetto completo non scende al di sotto dei 30 mila dollari quando il parto è naturale mentre, in caso di parto cesareo, aumenta fino a 50 mila dollari.

Le donne statunitensi sono quasi tutte coperte dall’assicurazione privata tuttavia, malgrado ciò, il 62% delle lavoratrici non dipendenti non dispone della copertura indispensabile per affrontare i costi prenatali.

Come dimostra il caso sopracitato della coppia che si è vista addebitare sul conto anche il rapporto pelle a pelle tra mamma e bimbo dopo il parto, anche chi è provvisto di copertura assicurativa può ritrovarsi a dover pagare una serie di prestazioni sanitarie non rientranti nel pacchetto offerto dall’assicurazione.

Ci si deve aspettare brutte sorprese, come spiega il padre del neonato: “subito dopo la nascita di mio figlio l’infermiera ha domandato a mia moglie se desiderasse tenerlo in braccio e lei, ovviamente, ha detto di sì. Nessuno ci ha avvisato che questa scelta così naturale sarebbe stata un costo aggiunto”.

Se a partorire negli USA è uno straniero

Chi partorisce in America senza essere cittadina statunitense deve assicurarsi già durante la gravidanza, una copertura con un’assicurazione sanitaria perché, negli USA tutta la sanità è privata e non sono previste cure gratuite. Senza assicurazione sanitaria, l’intero percorso di esami del sangue, visite ginecologiche, preparazione al parto e parto, in America raggiunge cifre da capogiro.

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