Natalità in Italia: nuovo record negativo

In Italia viene registrata un’ulteriore diminuzione delle nascite. Il valore è il più basso degli ultimi 160 anni.

I dati pubblicati dall’Istat nel Rapporto “Dinamica demografica nel 2021” fotografano nel dettaglio, non solo l’andamento delle nascite, ma come queste siano state influenzate dalla pandemia.

Il clima di incertezza e la conseguente contrazione economica hanno scardinato il delicato equilibrio che assicurava la soglia minima di fiducia verso il futuro.

In assenza di una percezione positiva sempre più coppie scelgono di non diventare genitori.

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Come la pandemia ha influenzato la natalità in Italia

Il Covid 19 ha avuto un notevole peso sulla scelta delle coppie di mettere al mondo un figlio. Quanto emerso dai dati ‘Istat, rileva la seguente fotografia: “Nei primi dieci mesi del 2020 le nascite diminuiscono del 2,5%, in linea con il ritmo del periodo 2009- 2019 (-2,8% in media annua). La discesa accelera in misura marcata nei mesi di novembre (-8,3% rispetto allo stesso mese dell’anno prima) e, soprattutto, di dicembre (-10,7%), in corrispondenza dei concepimenti dei primi mesi dell’ondata epidemica“.

A nord ovest, nel mese di dicembre, in piena ondata epidemica, il dato negativo arriva alla soglia del -15,4%. La curva dei concepimenti assume tendenza contraria rispetto a quella del Covid 19.

Infatti i concepimenti aumentano nei mesi di minore contagio in cui si è avuta la speranza di essere usciti dalla pandemia. Lo vediamo nei concepimenti 2020: la speranza di fine pandemia percepita tra la prima e la seconda ondata si manifesta sulle nascite del marzo 2021.

I dati sembrano voler mostrare come molte coppie abbiano rinviato le nascite in attesa di capire cosa sarebbe accaduto. I dati di agosto mostrano un andamento in crescita che si conferma nei mesi di novembre e dicembre. Le maggiori nascite sembrano riguardare prevalentemente le donne sopra i 35 anni.

Secondo l’Istat, il trend negativo nel suo complesso non è un dato imputabile esclusivamente all’epidemia, i numeri sembrano parlare di una tendenza più duratura nel tempo.

In Italia sempre più donne scelgono di avere un solo figlio

Le famiglie numerose sono scomparse da tempo, lo sappiamo.

L’Istat mostra come il numero dei figli per coppia è 1,14. Inoltre le donne arrivano ad essere mamme sempre più avanti con gli anni, 31,4 anni. I giovani entrano nel mondo del lavoro tardi e spesso con contratti precari, di conseguenza sempre più tardi arriva la scelta di diventare genitori che è strettamente legata alla stabilità economica.

Sempre più donne scelgono di non avere figli

Il dato della natalità in Italia riporta come più donne scelgano consapevolmente di non avere figli. Il movimento childfree, nato nel 2016 è oggi assai diffuso.

Donne Childfree: non avere figli può essere una scelta

Una scelta che riguarda il 17,4% delle donne in età fertile. Questo dato è esposto dall’Istat nel rapporto “Famiglie, soggetti sociali e ciclo di vita“. La donna appare gravata dalle incertezze sul futuro; inoltre il desiderio di autonomia e libertà la porta a scegliere di non mettere al mondo bambini. A portare avanti questa scelta sono per lo più donne laureate e professioniste, il dato è più elevato nel Centro Nord e decresce a sud.

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