“Mothers”: la maternità nei Paesi del mondo

“Mothers”: il documentario della maternità nel mondo

Almeno una volta nella vita ogni donna si sarà domandata come si vive la maternità nei diversi Paesi del mondo: le culture, le tradizioni ed i costumi locali, infatti, influiscono in modo significato sul comportamento e sulle modalità con cui ci si approccia alla gravidanza. La stessa domanda se l’è fatta Fabio Lovino, fotografo di fama internazionale, che al contrario di quasi tutte noi, però, ha dato concretezza a questo quesito, dando vita ad un’opera davvero affascinante. Stiamo parlando di “Mothers”, il documentario che celebra la maternità in ogni angolo del globo, realizzato in collaborazione con la ong WeWorld durante uno spettacolare viaggio attraverso i continenti. Città metropolitane, borghi sperduti, o ancora tribù nella foresta: Lovino e la sua troupe hanno cercato di raccontare tutte le sfumature di cosa significa essere mamme in questi luoghi. Il risultato? L’amore per i figli è in grado di rendere simili tra loro donne e mamme agli antipodi, non solo geograficamente, ma soprattutto culturalmente.

“Mothers”: la grande forza di volontà delle mamme

Italia, Cambogia, Benin, Nepal e Brasile: sono solo alcune delle nazioni in cui le madri locali sono state ammirate e analizzate da Lovino. Tra diritti negati, lotte di classe e grandissima forza di volontà da parte di donne spesso “costrette” a prendersi cura in prima persona non solo dei figli ma di tutta l’unione familiare, la pellicola mostra a che incredibili risultati possa essere l’ostinazione di queste grandi donne, nonostante le molteplici difficoltà quotidiane a cui sono esposte.

Il Festival di Taormina, luogo in cui Mothers è stato presentato ufficialmente, ha risposto positivamente a questo straordinario spaccato sullo status delle mamme nel mondo. Una pellicola che, in considerazione dei temi trattati, molti esperti si augurano venga portata all’interno delle case degli italiani e nelle scuole: la sua forza di prevenzione e di formazione culturale, infatti, potrebbe essere utilissima nel nostro Paese per contrastare fenomeni negativi contro le donne e le madri, sempre più all’ordine del giorno, e creare momenti di scambio e approfondimento, utili a tracciare la strada corretta soprattutto ai giovani.

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