Meno giocattoli, più interazione: ecco di cosa ha bisogno tuo figlio

Spesso le case in cui sono presenti dei bambini si riempiono di giocattoli di ogni tipo. Vengono acquistati dagli stessi genitori nella speranza d’intrattenere i più piccoli, ma finiscono per essere presto dimenticati e messi da parte. Secondo uno studio dell’Università della Virginia i bambini non hanno bisogno di nuovi giochi, ma di più interazione.

L’importanza dell’interazione

Libri, riviste e tv ripetono incessantemente quanto sia importante il gioco per la crescita del bambino. Nei negozi gli scaffali sono pieni dei gadget più disparati: dalle classiche bambole ai giochi di simulazione, come cucine, tavoli da carpentieri ecc. Il messaggio veicolato ai genitori è sempre lo stesso: i bambini hanno bisogno di giocattoli per crescere, imparare, sviluppare la fantasia e fare quelle cose per le quali sono ancora troppo piccoli. Tuttavia, la facilità con cui i bambini si annoiano dimostra tutt’altro e Maria Montessori lo sapeva già.

Uno studio condotto da alcune psicologhe dell’Università della Virginia ha riportato alla luce una tesi a lungo sostenuta dall’educatrice italiana: la realtà è più educativa dell’immaginazione. Su cento bambini, di età compresa tra i tre e i sei anni, la maggior parte di loro, quando gli è stata offerta l’occasione di scegliere, ha preferito svolgere davvero le attività proposte, piuttosto che immaginarle. Hanno preferito aiutare in cucina, vendere della vera limonata e dare il biberon a un bebè, piuttosto che a un bambolotto. Svolgere le attività dei grandi e interagire con loro dà ai bambini un senso di soddisfazione personale. Non hanno più paura di porsi delle sfide e imparano a svolgere le piccole attività quotidiane sentendosi capaci. Soprattutto dopo i tre anni, i giochi che obbligano a imitare la realtà, fanno sentire i piccoli poco stimolati, perché sono gli adulti quelli che vorrebbero davvero emulare. I bambini hanno più bisogno di svolgere attività in famiglia o con gli amici, perché grazie a questi momenti che imparano a relazionarsi con la realtà che li circonda, sviluppando la loro autostima e le loro capacità fisiche e cognitive.

I giocattoli sono inutili?

A questo punto potrebbe sorgere spontanea la domanda: i giocattoli sono inutili? In realtà no, ma come tutti gli strumenti di apprendimento occorre che siano adeguatamente utilizzati. Tra i vari giocattoli presenti sul mercato, già dai quattro anni, si dovrebbero sempre preferire quelli di società. I giochi che possono essere svolti in gruppo, infatti, mettono i giocatori, indipendentemente dall’età, sullo stesso livello. I bambini sono stimolati e catapultati nella dimensione di gioco, nella quale possono esprimersi schiettamente e condividere la stessa esperienza con coetanei e adulti.
Quindi, quando puoi, trascorri qualche ora con tuo figlio, per lui varrà più di mille giochi nuovi.