Lotta al Neuroblastoma: la campagna di solidarietà e la storia di Matilde Hong

In questi giorni nelle piazze d’Italia è possibile contribuire alla ricerca sul Neuroblastoma, grazie alla campagna pasquale “Cerco un uovo amico”, lanciata dall’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma. Vi raccontiamo perché è importante finanziare la ricerca su uno dei più diffusi tumori solidi tra i bambini.

Cos’è il Neuroblastoma e come si cura?

Il Neuroblastoma è una delle forme di cancro più comuni e letali durante l’infanzia, con circa 130 diagnosi all’anno in Italia. E rappresenta da solo circa il 10% di tutti i tumori infantili.

Questa malattia emerge dai neuroblasti, ossia cellule embrionali precursori dei neuroni. I neuroblasti sono presenti nel tessuto nervoso e sono diffusi in varie parti del corpo, come collo, le ghiandole surrenali, il torace e la colonna vertebrale. Data la loro presenza estesa, il neuroblastoma, un tipo di tumore, ha il potenziale di svilupparsi in molteplici parti del corpo. Tuttavia, si registra che la maggior parte dei casi di neuroblastoma emerge prevalentemente nelle ghiandole surrenali, posizionate al di sopra dei reni, o nei gangli nervosi situati nella zona addominale.

È difficile infatti diagnosticare il neuroblastoma perché ha molti sintomi comuni con una semplice influenzafebbre, inappetenza, perdita di peso, stanchezza e pallore. In fase più avanzata possono presentarsi delle masse tumorali che portano al dolore.

Nelle varianti di Neuroblastoma con esiti più positivi, le possibilità di sopravvivenza raggiungono il 70%. Tuttavia, nella forma più severa e avanzata del tumore, denominata Neuroblastoma di stadio 4, le probabilità di sopravvivenza per i bambini affetti scendono al di sotto del 35%.

Questa malattia, per la sua natura aggressiva e la prevalenza tra i giovani pazienti, rappresenta una sfida per medici e ricercatori. Infatti la lotta contro il Neuroblastoma richiede diagnosi precoci e trattamenti specifici, tra cui chemioterapia, radioterapia e chirurgia a seconda dei casi, per offrire speranza di guarigione e ridurre i rischi a lungo termine.

Matilde Hong e sua mamma: “Mai smettere di sorridere”

Matilde Hong è una bambina che è morta a soli 9 anni a causa del neuroblastoma che le era stato diagnosticato all’età di 4 anni. Arrivata in Italia dal Vietnam e adottata da Patrizia Monti e Luca Pizzi, la storia di Matilde è molto presente nel messaggio di sua mamma, per l’importanza di continuare la ricerca e un segno di speranza per tutti gli altri bambini ammalati.

Nonostante la sua perdita, il messaggio di Patrizia è chiaro: “Mai smettere di sorridere” continuare a sostenere la ricerca è fondamentale per dare speranza ad altri bambini e mantenere vivo il ricordo di Matilde.

“L’attaccamento alla vita che aveva Mati, il suo vivere sempre sorridente, è stato un esempio per noi e per chi l’ha conosciuta e ci ha spronato ad andare avanti e a sostenere ancora di più l’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma”.

“Cerco un Uovo Amico”: un’iniziativa Pasquale

Per oltre tre decenni, l’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma ha dedicato le sue energie alla ricerca di questo grave tumore in età pediatrica. Più recentemente, la campagna di Pasqua “Cerco un uovo amico”, è volta a raccogliere fondi per sostenere gli studi su neuroblastoma e altri tumori solidi pediatrici.

Questa particolare campagna di raccolta fondi avviene tramite vendita di uova di Pasqua di cioccolato, disponibili in 3 diverse varianti, per finanziare la ricerca. Si possono ordinare online oppure acquistare nei banchetti dedicati che saranno presenti nelle piazze italiane nelle prossime settimane. Sui social troverete i calendari:

Per fugare ogni dubbio, viste le recenti polemiche sul caso Balocco, citiamo che l’impegno dell’Associazione è stato convalidato dall’Istituto Italiano della Donazione, che assicura che ogni contributo sia destinato con trasparenza alla causa.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *