Impariamo a rilassarci: 3 tecniche per lavorare sul respiro dei piccoli

Respiro e ansia sono fortemente connessi tra loro in due sensi diversi: da un lato, infatti, la crisi d’ansia si manifesta spesso con la sensazione di mancanza di respiro o comunque di problemi nel respirare normalmente, il che aumenta ancora di più il carico di stress e paura in un circolo vizioso difficilmente superabile. Dall’altro, respirare profondamente con l’adozione di alcune tecniche particolari è uno dei modi più efficaci proprio per ridurre ansia e stress: questo, perché concentrarsi sul respiro significa ritornare concentrati sul momento presente, evitando che la mente vaghi avanti e indietro e si perda in preoccupazioni.
Prendere coscienza del proprio respiro, inoltre, è un ottimo modo per ricordare a noi stessi che ci siamo, che siamo vivi e che emettiamo energia pura.
Proprio per dare la possibilità a tutti di concentrarsi al meglio sul proprio respiro, esistono delle vere e proprie tecniche che possono essere utilizzate anche dai bambini in qualsiasi momento della giornata e in ogni situazione.

La tecnica della candela

Inspirate col naso, partendo dall’addome che deve gonfiarsi per poi proseguire con il diaframma; l’espirazione, invece, dovrà essere effettuata dalla bocca, lentamente, come nell’atto di spegnere una candela. Questo tipo di respirazione è perfetta per ridurre l’ansia perché aiuta a prendere coscienza del proprio respiro, con la sensazione di freschezza dell’aria inspirata nelle narici che lascia il posto al flusso di aria calda fatta uscire lentamente dalla bocca.
Per un maggiore aiuto, potete anche prendere una candela e posizionarla a circa 2 metri da voi per effettuare questo tipo di esercizio.

La tecnica del palloncino

Per prima cosa gonfiate un palloncino fino a farlo scoppiare e mostrate la scena al vostro bambino. Gonfiate poi un secondo palloncino e sgonfiatelo lentamente, facendo uscire l’aria piano piano.
Assicuratevi che il piccolo osservi tutto con attenzione, e poi suggeritegli di immaginare di essere lui stesso un palloncino che si svuota piano piano, semplicemente inspirando dal naso e poi espirando lentamente dalla bocca.
In questo modo creerete una visualizzazione nella mente del bimbo, che potrà associare questo giochetto a tutte le volte in cui, per qualche motivo, si sente maggiormente stressato o impaurito.

La tecnica della barchetta

Fate stendere il vostro bambino e ponete sopra la sua pancia un barchetta di carta, facendogli immaginare che la sua pancia sia il mare dove la barchetta naviga. Ad ogni inspirazione corretta, eseguita tramite il naso con l’addome che si gonfia, la barca si muoverà, per poi tornare nella posizione di partenza a seguito delle espirazioni, eseguite con la bocca e con la discesa dell’addome. Anche in questo caso il bambino associa un momento divertente a un’utilissima tecnica di respiro, utile per gestire fin dall’infanzia i momenti più complicati.