“Happy Song”, la canzone che fa ridere i piccini

Girando nel web ho scoperto che nella mia vita ho sbagliato professione, perché ce n’è una che trovo fantastica e che, col senno del poi, avrei voluto fare io: “Psicologo esperto in risate di bambini”. Perché ve lo dico? Perché ho scoperto una cosa bellissima e ve la voglio raccontare.

Nomi di spicco per studiare Happy Song

L’esperto in questione si chiama Caspar Addyman dell’Università di Londra che insieme alla musicoterapista Lauren Stewart e alla cantautrice e produttrice Imogen Heap ha composto Happy Song: una canzone progettata scientificamente per generare felicità nei bambini.

 Il lavoro è iniziato basandosi su stimoli ed effetti già comprovati: melodia e ritmi veloci, sincronizzati coi battiti cardiaci dei neonati e la voce femminile (che sembra essere preferita dai piccoli rispetto a quella maschile) registrata in presenza del bambino uniti a un ritmo che dia momenti di sorpresa. Imogen Heap ha realizzato il lavoro col suo bimbo di 18 mesi.

La ricerca che ha portato Happy Song

26 bambini tra i 6 e i 12 mesi hanno ascoltato quattro diverse melodie, assieme ai genitori: “Sapevamo quali piacessero alle madri perché potevamo chiederlo. E abbiamo chiesto ai genitori quale secondo loro era la preferita dei loro piccoli, nello stesso tempo abbiamo filmato le espressioni dei bambini e abbiamo codificato i video distinguendo tra risate sorrisi e balli” ha raccontato Addyman.

Poi è giunto il momento di inserire le parole: il gruppo di ricercatori ha consultato 2500 genitori per stabilire quali sono i suoni ai quali i bambini reagiscono in modo positivo. Ecco i risultati:

  1. Bù (66%);
  2. Starnuto (51%);
  3. Risate (28%);
  4. Suoni di animali (23%);

Tutti questi elementi, assieme a altre onomatopeiche, sono stati utilizzati per comporre Happy Song.

Dopo vari ritocchi, la canzone è stata fatta ascoltare a 20 bimbi e i ricercatori si sono trovati davanti tanti volti allegri. “Ora che abbiamo una canzone nuova e simpatica per i bambini, abbiamo in progetto di fare altri studi. L’idea è usare la canzone in esperimenti destinati a capire in quale modo i genitori introducono i figli alla musica e speriamo di poter comprendere approfonditamente le risposte fisiologiche dei bebè quando ascoltano musica allegra” ha spiegato Addyman.

Che ne dite, volete provare?

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