Gravidanza: l’importanza di una corretta idratazione

Idratarsi è importante: i medici lo ripetono costantemente a tutti i loro pazienti. Ma questo concetto vale ancora di più per le donne in gravidanza. I benefici di una corretta idratazione, infatti, si riversano non solo sulle future mamme, limitando fenomeni spiacevoli come ritenzione idrica e gonfiori ma, elemento ancora più importante, soprattutto sullo stato di salute del feto. Vediamo insieme come aiutare il nostro bambino!

Perché idratarsi correttamente in gravidanza

Bere adeguatamente nel corso della giornata consente anzitutto di abbattere uno dei fattori di rischio principali (la disidratazione) per quel che concerne le infezioni delle vie urinarie. Già di suo, infatti, la gravidanza espone a questo tipo di problematica per via delle trasformazioni a livello ormonale, anatomico e immunitario cui la futura mamma è esposta. Una mancata assunzione della necessaria quantità di liquidi può anche essere causa di lipotimie e crampi muscolari notturni, in particolare nella stagione estiva, dove il caldo fa la sua parte provocando la sudorazione e la conseguente perdita di sali minerali. Bere consente inoltre di non appesantire i reni delle donne in gravidanza, di preservare la regolarità intestinale tenendo alla larga la stipsi e, aspetto da non sottovalutare in vista del parto, di rendere le pareti dell’utero maggiormente elastiche.

I benefici di una corretta idratazione per il bambino

Come detto è lo stesso bambino nella pancia a beneficiare della corretta idratazione della mamma: si pensi che quando viene al mondo il piccolo è composto per circa l’80% di acqua! Garantirgli la giusta quantità di liquidi consente al liquido amniotico di sviluppare il proprio volume in maniera positiva, oltre a vascolarizzare la placenta da cui il feto si nutre.

Quanto e come bere

A quanto corrisponde una “corretta idratazione”? I medici sono concordi nel dire che in generale è buona norma non scendere al di sotto del litro e mezzo d’acqua giornaliero, ma meglio sarebbe arrivare ai 2 litri e, nelle giornate più calde, ai 2 e mezzo per reintrodurre i liquidi persi con la sudorazione. Come in tutte le cose, è importante non passare da un eccesso all’altro: bere sì, ma con moderazione, a piccoli sorsi, un po’ per volta, magari aggiungendo nel bicchiere una fettina di limone o un pizzico di zenzero per contrastare le nausee che caratterizzano la gravidanza in particolare nei primi 3 mesi.

Cosa bere in gravidanza

Ciò che le mamme devono mettere al bando sono le bevande gassate o zuccherate. Queste, oltre a dissetare soltanto in apparenza, aumentano anche l’apporto calorico. Senza considerare che nei casi più gravi possono comportare lo sviluppo di diabete gestazionale e, a detta di alcuni recenti studi, si associano anche alla comparsa di effetti collaterali che si manifestano nelle capacità di apprendimento del piccolo. Per quanto possibile sono da evitare anche le bibite contenenti teina e caffeina: meglio succhi di frutta non industriali, tisane e infusi.