Dimensioni dello stomaco dei neonati, indicazioni per l’allattamento

Nei primi giorni di vita il neonato molto spesso piange e la neo-mamma interpreta tale pianto come una richiesta di cibo; non è sempre vero, in quanto lo stomaco del bambino appena nato è estremamente piccolo ed il suo fabbisogno di latte è proporzionato a tali ridotte dimensioni. Ecco allora qualche informazione utile per tutte le neomamme che si preparano ad affrontare la meravigliosa avventura dell’allattamento al seno.

Dimensioni dello stomaco del neonato

Nel suo primo giorno di vita il bambino ha lo stomaco grande come una ciliegia, a tre giorni diventa come una noce e dopo una settimana è come un’albicocca, soltanto quando compie un mese il neonato ha uno stomaco delle dimensioni di un uovo.

Un organo tanto piccolo si riempie in fretta e la quantità di latte necessaria è davvero limitata. Inutile dunque preoccuparsi troppo di non avere abbastanza latte: questa immagine dovrebbe essere d’aiuto a tutte le neomamme alle prese con le prime poppate.

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La produzione di colostro, che è il primo alimento di cui il bebè si nutre, è condizionata dal suo effettivo fabbisogno: il pianto non è esclusivamente causato dalla fame, ma può dipendere da tutte le nuove stimolazioni che il neonato, una volta uscito dalla pancia della mamma, è costretto a subire.
L’intensità dei suoni e degli stimoli visivi e luminosi rappresentano altrettante fonti di ansia e di paura dopo i nove mesi di vita intrauterina.

Avvio dell’allattamento al seno

La montata lattea consiste nell’avvio della produzione del latte da parte della mammella, che segue il periodo in cui è stato secreto unicamente il colostro. Si verifica di solito tra la seconda e la settima giornata dopo il parto e dipende dalla suzione del capezzolo da parte del neonato.

Il meccanismo organico che determina la produzione di latte dipende dalla prolattina, un ormone secreto dall’ipofisi e presente nel sangue materno. Prima del parto tale ormone è inibito dalle elevate concentrazioni di progesterone circolante che, durante il puerperio, si abbassa notevolmente. Il picco di produzione di prolattina, avviene nelle ore nottune: ecco perchè, soprattutto nei primi tempi, è importante non saltare le poppate di notte, momento in cui il bambino arriva ad assumere ben il 25% del latte che ingerisce in una giornata.

Tutte le volte che il bambino viene attaccato al seno viene stimolata la produzione di latte. Secondo recenti studi scientifici, nel latte materno è presente anche una proteina chiamata FIL (Feedback di Inibizione della Lattazione) interessata alla regolazione del processo di lattazione.

Aumento del fabbisogno del latte: il meccanismo domanda-offerta

Il meccanismo domanda-offerta consiste nel fatto che la madre produce una quantità di latte adeguata al fabbisogno del figlio, a sua volta condizionato dalle dimensioni del suo stomaco.

Crescendo, il bambino ha bisogno di quantità progressivamente maggiori di latte, che la madre produce con un meccanismo strettamente collegato: nei primi sei mesi di vita si ha uno scatto di crescita che si presenta ogni 20-40 giorni e che assicura un corretto sviluppo ponderale del lattante.

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