Depressione infantile: come riconoscerla e cosa fare

La depressione è un disturbo dell’umore che interessa sempre di più anche i bambini piccoli.

Per curarla in maniera efficace è necessario riconoscerne i primi sintomi come per esempio la perdita della fiducia in sé stessi, l’oscillazione dell’umore e altri piccoli segnali. La diagnosi di depressione infantile, come sottolinea la psicologa Arianna Nardulli, viene effettuata in età prescolare fra i 2 e i 5 anni d’età ma talvolta si possono verificare degli episodi allarmanti fra gli 0 e i 3 anni.

Depressione infantile: i sintomi e le cause

Fra i sintomi più importanti c’è il cambio repentino dell’umore, l’isolamento e il fare spesso pensieri tristi. I bambini depressi hanno molte difficoltà a relazionarsi con gli altri e si sentono sempre inadeguati. Manifestano ansia da separazione anche se si devono allontanare soprattutto dalla mamma per qualche minuto e non sembrano mostrare particolare interesse per le attività quotidiane.

La depressione agisce anche al livello fisico causando un evidente rallentamento psico-motorio e la perdita graduale di energie. Si affaticano subito e non hanno un regolare ritmo di veglia e sonno. Nelle depressioni più gravi, i bambini si sentono colpevoli di tutto ciò che accade e di ogni cosa negativa si sentono responsabili.

Le cause della depressione infantile, possono essere molteplici ma quasi tutte di tipo reattivo cioè che si manifestano come reazione difensiva in relazione al contesto familiare oppure ambientale. Fondamentale è il contatto della madre col bambino: regole troppo severe senza mai gratificazioni oppure o scarso contatto fisico o modi di agire anaffettivi, hanno delle conseguenze negative importanti sulla psiche dei bambini.

Come aiutare i bambini a superare la depressione infantile?

Per aiutare i bambini ad uscire dallo stato depressivo è fondamentale dedicargli tempo, parlare a lungo con loro e soprattutto ascoltarli. Avvaletevi del supporto di uno psicoterapeuta che, oltre a lasciar parlare liberamente il bambino, effettuerà con lui alcune attività legate al gioco ma anche sessioni di arte terapia mirata proprio a risolvere il disturbo. 

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