Continuate a donare il latte: l’appello della SIN

La Società Italiana di Neonatologia ha lanciato un appello a tutte le mamme per continuare a donare il latte, che anche in tempo di pandemia rimane essenziale per bambini prematuri o neonati a rischio.

L’appello della SIN per il latte materno

La SIN ha recentemente lanciato un appello per inviare le neomamme a continuare a donare il latte materno. La quantità di donazioni si è notevolmente ridotta a causa dell’attuale situazione legata al Coronavirus.

La Società Italiana di Neonatologia ha però sottolineato quanto il contributo delle mamme donatrici sia prezioso e sia in grado di salvare le vite già in pericolo di neonati prematuri e ad alto rischio.

Il latte umano donato è fondamentale per i prematuri, ad esempio, figli di donne che non hanno latte o ne hanno troppo poco. Le numerose banche del latte sparse sul territorio sono un presidio fondamentale e hanno contribuito a salvare o migliorare un gran numero di piccole vite. Con le sue 39 BLUD (Banche del Latte Umano Donato) l’Italia è il Paese europeo con la più diffusa rete di banche del latte.

L’importanza del latte materno donato

Il latte materno è un alimento importantissimo ed insostituibile per i neonati e apporta numerosissimi benefici al piccolo. Quando questo non è disponibile si può ricorrere a surrogati, ma per i nati prematuri e i neonati a rischio è essenziale poter fornire latte umano vero.

La SIN ha quindi invitato le mamme donatrici a non interrompere il loro rapporto con le banche del latte anche durante la quarantena o il lockdown. Mamme e latte vengono sottoposti a tutti i controlli necessari pertanto non vi sono pericoli di contaminazione da Covid-19: donare il latte è completamente sicuro sia per le mamme che per i piccoli che riceveranno questo prezioso aiuto.

Il Coronavirus non ha interrotto le nascite: anche durante il lockdown continuano a nascere piccoli che hanno bisogno di latte donato. Per questo è importante ricordare che donare il proprio latte è un gesto fondamentale e la pratica non deve interrompersi nonostante l’attuale stato di pandemia.