Aiuto, il bambino ha le afte! Cosa fare ora?

Le afte sono delle vere e proprie lesioni di tipo ulceroso della mucosa della bocca particolarmente fastidiose ma innocue. Alcune hanno dimensioni minime mentre altre possono ingrandirsi fino a superare il centimetro di diametro. Nonostante spesso si senta dire, le afte non sono contagiose.

Afte nel bambino: cosa fare?

Le afte non compaiono perché il bambino ha mangiato troppi dolciumi o cose simili ma sono provocate da un virus appartenente alla medesima famiglia dell’Herpes. Questo virus si trova normalmente nel corpo in stato dormiente ma può manifestarsi causando qualche problema quando le difese immunitarie si abbassano o per carenze alimentari molto importanti.

Se le afte sono abbastanza piccole e poco diffuse, guariscono in un tempo variabile dai cinque ai dieci giorni ma la fase più fastidiosa non oltrepassa i tre giorni di durata. Se invece il problema è più ampio e le afte sono grandi oppure sparse per tutta la bocca, sarà necessario attenere anche oltre quindici giorni per la completa guarigione.

Afte nel bambino: curare sonno e alimentazione

Purtroppo non c’è alcun tipo di rimedio per alleviare il dolore dei primi giorni. In commercio è facile reperire prodotti che dichiarino di poter rimediare al fastidio provato, ma in realtà di veramente efficaci non ce ne sono. L’unica cosa che si può fare è tentare di risolvere in fretta il problema facendo alimentare correttamente il bambino e assicurandosi che dorma tanto tempo quanto richiede la sua età. Somministrare vitamine cercando di rinforzare nell’immediato il sistema immunitario non è un metodo efficace.

Afte nel bambino: come diminuire i fastidi?

I bambini che hanno le afte, soprattutto durante i primi giorni, mangiano molto poco perché ogni volta che mettono in bocca qualcosa, provano un bruciore non così semplice da sopportare. Meglio quindi somministrare loro alimenti molto freschi e morbidi come il gelato, lo yogurt e il latte. Evitate tutto ciò che è aspro come gli agrumi oppure i cibi eccessivamente salati come le patatine per non peggiorare ulteriormente la situazione.

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