Gas esilarante contro i dolori del parto

Diciamocelo, partorire è per tutte noi donne in primis un momento di grande gioia che ricorderemo come quello più bello della nostra vita nel momento in cui teniamo in braccio il bambino, ma anche come il più doloroso, probabilmente. Certo, non bisogna generalizzare, ci sono fortunatissime donne che in poche ore di travaglio mettono al mondo il loro piccolo e senza nemmeno una lacerazione o bisogno di un punto di struttura. A fronte di queste fortunate però, ci sono altre che affrontano interminabili e dolorose ore di travaglio e una fase espulsiva che non può essere definita una passeggiata. Ma se da una parte è vero che una volta che il bambino è nato il dolore si dimentica, è anche vero che fin tanto che si vive quel momento bisogna affrontare anche il dolore.

Per questo nel nostro Paese è possibile, anche se ancora non in tutte le strutture ospedaliere e non in tutte gratuitamente, usufruire dell’epidurale. Questa però ha diversi rischi e effetti collaterali anche sul bambino, ma come rinunciarvi quando si sta davvero tanto male? Ora però alle donne viene offerta un’ulteriore opzione per vivere il momento del parto in modo più rilassato: il gas esilarante. Questo gas, che altro non è che protossido di azoto, in Inghilterra è già usato da doversi anni e con buoni risultati. In pratica la partoriente potrà inspirare il gas tramite una sorta di boccaglio.

Gas esilarante: lieve euforia del parto

Gli effetti sono una distensione della muscolatura e una lieve euforia, ecco perché viene chiamato esilarante. Certo, sarebbe sempre meglio fare un parto naturale senza ricorrere né all’epidurale né al gas, tuttavia non tutte riescono a sopportare, o meglio, contenere il dolore con tecniche di respirazione o meditazione. Suggeriamo comunque di seguire un corso pre-parto o di affidarsi alle cure di un’ostetrica.

Per chi desidera invece ricorrere al protossido di azoto è bene informarsi con discreto anticipo, perché sebbene il gas sia stato introdotto anche in Italia, sono ancora poche le strutture che lo mettono a disposizione.

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