Laringospasmo: cos’è e come intervenire

Il laringospasmo è un disturbo comune dell'età pediatrica che può verificarsi frequentemente fra 1 e 3 anni, ma verificarsi anche nei neonati.

Il laringospasmo è un disturbo comune dell’età pediatrica che può verificarsi frequentemente fra 1 e 3 anni, ma verificarsi anche nei neonati.

Si tratta in pratica della contrazione della laringe che in quell’istante impedisce l’afflusso dell’aria i polmoni e dà al bambino un senso di soffocamento: egli inizia a tossire convulsamente, non riesce a parlare e spaventa terribilmente la mamma e il papà, che spesso hanno l’impressione che abbia ingerito un corpo estraneo.

Questo fenomeno può durare addirittura qualche ora, perché i sintomi peggiorano se il bambino si spaventa.

Cause del laringospasmo

Le motivazioni possono essere le più diverse: si va infatti da infiammazioni, a reflussi gastroesofagei, da stati allergici a infezioni alle vie aeree, o magari allergie latenti o intolleranze alimentari.

Se quindi il laringospasmo si manifesta più volte nel vostro bambino, è il caso di sentire il pediatra per capire quale può essere il problema originario.

Come si individua un laringospasmo?


I segni distintivi che solitamente si manifestano durante un laringospasmo includono:

  • Sensazione di soffocamento dovuta a difficoltà respiratorie, simile a una fame d’aria acuta;
  • Suoni anomali durante la respirazione, come grugniti, fischi o sibili;
  • Una tosse continua e convulsa, che ricorda un latrato;
  • Sintomi quali tachicardia, incremento della frequenza respiratoria, sudorazione e difficoltà nel parlare.

Le crisi di respiro associate al laringospasmo possono durare da pochi minuti a diverse ore, e tendono a risolversi in modo altrettanto improvviso come sono iniziate, potendo ricomparire successivamente, ad esempio, la notte seguente.

Nel caso di laringospasmi sporadici e brevi, la cui causa è sconosciuta, non si richiede un trattamento specifico poiché il sintomo si risolve autonomamente.

Tuttavia, nei casi in cui la causa è nota, la terapia mirata può includere l’utilizzo di farmaci corticosteroidi somministrati attraverso aerosol, o l’applicazione di ossigenoterapia e ventilazione meccanica.

Come intervenire

Ma la cosa che più interessa ai genitori è sicuramente come intervenire in caso di laringospasmo.

Ovviamente il primo (e ci auguriamo anche unico attacco di laringospasmo) getta nel panico i genitori perché, ripetiamo, essi possono confondere la sintomatologia e pensare che il bambino abbia inghiottito un corpo estraneo.

Qualsiasi sia quindi la causa che ha scatenato il laringospasmo, l’unico accorgimento importante è essere tempestivi e non lasciar passare i minuti. Se non avete in casa medicine legate alle eventuali allergie del bambino, utilizzate una soluzione immediata come portare il bambino in bagno, aprire tutti i rubinetti dell’acqua calda e chiudere porte e finestre per far sì che l’umidità dell’aria sblocchi la laringe. Altra soluzione potrebbe essere mettere immediatamente a bollire pochi centimetri di acqua in una pentola e far respirare il vapore al bambino.

Grazie all’umidità nel giro di pochi minuti la respirazione dovrebbe tornare normale: non esitate però contattare il vostro pediatra e ad andare a fondo sulle cause che l’hanno provocato.

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