Cardiopatie congenite nel neonato: cosa sono?

Suo figlio ha una cardiopatia congenita”. Quale genitore vorrebbe sentirselo dire? Perché, ammettiamolo, solo il nome terrorizza. Allora scopriamo cos’è, come si diagnostica e quali sono i possibili trattamenti.

Cosa sono le cardiopatie congenite nel neonato?

Le cardiopatie congenite sono patologie che colpiscono 8 neonati su 1000. Queste malformazioni colpiscono l’apparato cardiovascolare del feto: da qui l’aggettivo “congenito”. Con la medicina moderna e le tecnologie diagnostiche è possibile venire a conoscenza della malformazione già durante la vita fetale, con informazioni molto dettagliate.

Come si diagnostica una cardiopatia congenita nel neonato

La diagnosi può essere eseguita prima della nascita (attraverso un eco-cardiogramma fetale) oppure dopo.

Quando le cardiopatie congenite sono diagnosticate prima della nascita, probabilmente la mamma dovrà partorire in un ospedale specializzato, su consiglio del medico.

Dopo la nascita, per fare una diagnosi accurata ci sono due possibilità, in base alla gravità della situazione:

  1. Indagini incruente: cioè ECG, risonanza magnetica, etc.
  2. Indagini invasive che richiedono più tempo e anche una sedazione, per questo si effettuano solo con il consenso informato dei genitori:
    1.  Cateterismo cardiaco: introduzione di una sonda che tramite una vena o un’arteria arriva al cuore per studiarne la situazione.
    2. Eco transesofageo: si introduce una sonda ecografica nell’esofago, per avere immagini della struttura del cuore e delle valvole cardiache.

Cardiopatia congenita nel neonato: quali sono i sintomi?

Il sintomo più comune è l’affaticamento. Nel neonato questo si manifesta durante l’allattamento, poiché è l’attività più dispendiosa: durante la poppata il bimbo suda e si riposa spesso a causa dell’attività cardiaca compromessa. Mentre nei bimbi un po’ più grandi, l’affaticamento fisico è accompagnato da colorito pallido e affanno.

Come si cura una cardiopatia congenita nel neonato

Il trattamento delle cardiopatie congenite si può compiere già dai primi giorni di vita. Si può procedere con il trattamento chirurgico convenzionale, con il cateterismo cardiaco interventistico o con entrambe le terapie (terapia ibrida).

In ogni caso è bene seguire le indicazioni del proprio medico e affidarsi a un centro specializzato che possa seguire il bambino in tutte le fasi del percorso che bisogna intraprendere.

 

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *