Voice of Life: la voce materna salva i bimbi prematuri

Ogni anno nascono nel mondo 15 milioni di bambini prima che la gestazione giunga a termine: tuttavia questa circostanza, diversamente dagli anni passati, per quanto possa provocare delle complicanze, non è più vissuta come una condanna. La maggior parte dei bambini prematuri, infatti, riescono a salvarsi e non hanno conseguenze di sorta nel corso della loro crescita. Numerosi studi hanno, inoltre, dimostrato che ascoltare la voce materna contribuisce in maniera significativa a migliorare lo sviluppo fisiologico del bambino:  in virtù di questa scoperta la Samsung ha messo a punto una app per consentire il dialogo materno anche quando il piccolo è in una incubatrice e l’ospedale di Siena ha dato il via al progetto “Ascolta la mia voce”.

Voice of Life: l’app Samsung per favorire il contatto madre-figlio

Il rinomato brand coreano Samsung, al fine di favorire la completa ripresa dei piccoli nati prematuramente, ha messo a punto una applicazione in grado di fare ascoltare al piccolo, all’interno dell’incubatrice, la voce della propria mamma e il battito del suo cuore. In questo modo sarà possibile stabilire un legame intimo tra madre e figlio, rendendo il meno traumatico possibile il periodo che il bimbo è costretto a trascorrere nell’incubatrice.

Ascolta la mia voce

Il policlinico Santa Maria alle Scotte si è fatto promotore del progetto “Ascolta la mia voce”, dedicato a tutti i bambini nati prematuramente e ai loro genitori. Grazie a questa iniziativa i genitori potranno leggere ai propri figli dei racconti o delle filastrocche, avendo accesso al reparto di terapia intensiva neonatale. In tal modo sarà possibile recuperare la relazione genitori-figlio e sopperire alla mancanza dei naturali scambi affettivi che hanno luogo subito dopo la nascita. D’altro canto il piccolo, potrà anche beneficiare di tutti i vantaggi che derivano dall’ascolto della voce dei propri genitori e in particolare da quella materna.

Ascolta la mia voce si inserisce nel più ampio progetto “Nati per leggere”, attivo dal 1999.

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