Un albero per ogni bambino mai nato: l’iniziativa di Milano

A Milano, l’Associazione Alchimia lancia l’iniziativa Frutteto Alchimia: piantare un albero per ogni bambino scomparso in età perinatale.

L’iniziativa Frutteto Alchimia

Come aiutare i genitori che hanno perso un bambino e, allo stesso tempo, ricordare i piccoli che non ci sono più? L’Associazione Alchimia di Milano, un gruppo nato per promuovere l’elaborazione della perdita di un bambino nel corso della gravidanza o dopo il parto, ha deciso di proporre l’iniziativa nazionale “Frutteto Alchimia”, sostenuta dal comune di Milano. Si tratta di un’oasi permanente, situata presso il Parco delle Cave di Milano e in cui vengono piantati fiori, ciliegi, susini e alberi da pesco per ricordare i bambini scomparsi. Il gesto proposto dall’associazione, mira a mutare e trasformare il dolore della perdita poiché, il piantare un albero assume il significato di gettare le basi per la crescita di una nuova vita. L’iniziativa acquista ancor più significato specialmente il 21 novembre, giornata nazionale degli alberi.

Gli obiettivi dell’Associazione Alchimia

L’Associazione Alchimia di Milano si è prefissata due obiettivi: entro la fine del 2020, seminare presso il Parco delle Cave di Milano un certo numero di alberi, ognuno dei quali andrà a ricordare un bambino che non c’è più. Il secondo obiettivo riguarda l’organizzazione, nella primavera del 2021, della prima grande festa celebrativa, in memoria di tutti i piccoli scomparsi. La maggior parte delle persone che fanno parte dell’Associazione Alchimia di Milano hanno perso un figlio durante la gravidanza o nei primi sette giorni di vita del neonato. Si tratta di un dolore molto grande, difficile da accettare, anche a distanza di anni. La counselor Chiara Marazzi, coordinatrice dell’Associazione Alchimia, porta avanti con tenacia il progetto poiché ritiene che il gesto di seminare un fiore o una pianta, e la conseguente crescita di esso, riesca a rendere tangibile la vera potenza della vita. I genitori, pur continuando a soffrire, potranno visitare, anche dopo anni, i luoghi in cui cresceranno gli alberi, che diventeranno dei veri posti di incontro.