Succhiare il pollice non sempre fa male

Se fate parte di quei genitori che non ne possono proprio più di vedere il vostro bimbo che si succhia il pollice, potete tirare un sospiro di sollievo. Almeno su un fronte il dito in bocca potrebbe avere un riscontro positivo.

Succhiare il pollice riduce l’insorgenza di allergie

Stando ai risultati di un recente studio neozelandese pubblicato su Pediatrics, succhiarsi il pollice potrebbe ridurre in maniera significativa l’insorgenza di allergie.

Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno effettuato i test per le allergie su più di mille soggetti di 13 e 32 anni. Quello che è emerso tra i ragazzi di 13 anni è che quelli abituati a succhiarsi il pollice, o che lo hanno succhiato a lungo durante l’infanzia, hanno mostrato un’incidenza generale di sensibilizzazione atopica (reazione di tipo allergico) del 40%. Questo dato è più basso rispetto a quello rilevato tra i ragazzi che non si succhiano il dito (45% di probabilità di insorgenza di allergie). Stessa percentuale del 40% anche tra gli adulti di 32 anni, che presentano un vizio analogo: mangiarsi le unghie. La percentuale poi cala al 31% in quei bambini che mostrano entrambe le abitudini: succhiarsi il sito e mordersi le unghie.

Come spiega Malcolm Sears, uno degli autori dello studio: “I nostri risultati concordano con la teoria dell’igiene, secondo cui l’esposizione precoce allo sporco o ai germi riduce il rischio di sviluppare allergie”.

Succhiare il pollice: ovviamente vanno posti dei limiti

Naturalmente il team di esperti non incoraggia queste abitudini perché succhiare il pollice è un comportamento, che, se persistente, può occasionalmente portare a problemi ai denti, dermatologici, ortopedici e psicologici. Ma la ricerca  sembra indicare che questa abitudine potrebbe avere anche almeno una conseguenza positiva.

Quindi, cari genitori, consolatevi! Se da un lato questo comportamento può essere considerato un “brutto vizio”, dall’altro può avere dei risvolti decisamente positivi.

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