Siria, sale il bilancio dei bimbi vittime della strage

Abbiamo provato a lavarli ma era troppo tardi“. Questa è la drammatica testimonianza di Majd Khalf, volontario dei Caschi Bianchi che dopo i raid aerei in Siria ha tentato con altri volontari di salvare quante più vite possibili dal presunto attacco chimico sulla provincia di Idlib.

Siria, sale il bilancio dei bambini vittime della strage

Sale ancora il bilancio delle vittime che ora è di 72 persone, una strage che non ha risparmiato neanche i bambini20 in tutto stando al comunicato dell’Ondus (Osservatorio Nazionale per i Diritti Umani in Siria).  “Era l’inferno, c’erano corpi ovunque – prosegue Majd Khalf – i bambini sopravvissuti sono tutti ancora in stato di choc“. Secondo il racconto di Majd e di altri testimoni oculari, la maggior parte dei pazienti aveva un restringimento evidente delle pupille e non emanava odore di gas clorino, sintomi classici del contatto con il Sarin, uno dei più noti gas nervini. Damasco tuttavia finora ha sempre smentito il possesso di armi chimiche, forte dell’appoggio sovietico, ma se la notizia fosse confermata si aprirebbero nuovi scenari del tutto imprevedibili e di questo se ne discuterà proprio nella riunione urgente convocata dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU nelle prossime ore.

9 commenti

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  1. La cosa peggiore , come se l’omicidio volontario di tanti bambini non fosse già abbastanza atroce, è la reazione di tante persone a notizie o immagini come questa. In questi giorni ho letto bacheche(di tuttologi del web come direbbe gabbani) puntare il dito contro la divulgazione di immagini reali perchè si fa propaganda, si fa populismo, perchè chi spera che qualcuno intervenga per salvare questi povberi bambini innocenti è uno sporco filo americano guerrafondaio. Siamo destinati ad estinguerci.lo spero vivamente a questo punto! E poi ancora, è la punizione divina per le crudeltà dell’islam! Non so se sono peggio i fondamentalisti religiosi o i fondamentalisti politici, una cosa è chiara però , è morta l’empatia, si analizza ogni fotogramma con l’asettica indifferenza di una macchina e si digitano i risultati dell’analisi postandoli con immensa soddisfazione.