Ogni anno, la seconda domenica di maggio, in tantissimi paesi del mondo si celebra la mamma. L’origine di questa festa è stata a lungo dibattuta, anche se oggi il merito della sua invenzione è universalmente attribuito alla statunitense Anna Jarvis.
Le altre Feste della Mamma
Secondo gli esperti di storia, quella di Anna Jarvis non è stata la prima celebrazione in onore della mamma. Molti hanno evidenziato come i primi festeggiamenti in suo onore possano farsi risalire già ai tempi degli antichi greci, quando questi celebravano la dea Rea, in qualità di madre di tutti gli dei.
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Secondo altri, invece, la prima vera festa della mamma è stata il “Mothering Sunday”: una celebrazione anglosassone del 1600, inizialmente stabilita per legge e poi assorbita dal culto della chiesa Anglicana.
Il “Mother’s Day” di Anna Jarvis
A dispetto dei prolungati dibattiti, è ormai opinione comune nella maggior parte dei paesi occidentali indicare l‘origine della Festa della Mamma agli inizi del ‘900 negli USA.
L’autrice è Anna Jarvis, una donna senza figli, che decise di rendere merito alla propria madre, la quale si era distinta per il suo operato caritatevole nel corso della Guerra Civile Americana.
Questa si era infatti occupata con solerzia delle vittime di guerra e dei loro familiari, costituendo dei club di donne dove tutte potessero dare una mano. Per questo motivo Anna chiese alle autorità civili di dedicare un giorno all’anno alla celebrazione del lavoro delle madri. Nel 1914 il Congresso degli Stati Uniti deliberò di dedicare ogni seconda domenica di maggio al “Mother’s Day”. La festa crebbe progressivamente in popolarità, venendo adottata anche in Europa (in Italia dal 1957).
Tuttavia, proprio Anna ben presto si disse delusa della sua evoluzione. La donna, infatti, passò il resto della sua vita chiedendo la cancellazione della festa e denunciando la commercializzazione spregiudicata di una ricorrenza che avrebbe dovuto celebrare il rapporto di cura e amore tra madri e figli.