Scambio di neonati: un nuovo caso a Bergamo

Dopo il caso dello scambio di neonati a Brescia, un altro fatto simile vede protagonista l’ospedale di Bergamo, dove ai neogenitori è stata consegnata la figlia di un’altra coppia.

Immediata la corsa nel reparto di neonatologia dopo la comunicazione da parte dell’ospedale che ora ha istituito una commissione d’inchiesta che vigili per evitare il ripetersi di questi casi.

Lo scambio all’ospedale Papa Giovanni XXIII° di Bergamo

Una coppia bergamasca, alla quale erano nate due gemelline, al momento delle dimissioni si è vista affidare una bambina figlia di un’altra coppia. La scoperta dello scambio è stata fatta dai sanitari dell’ospedale che hanno immediatamente telefonato ai genitori chiedendo di controllare il nome scritto sul braccialetto identificativo.

In quel momento hanno scoperto di avere accudito la bambina di un’altra coppia ed hanno immediatamente raggiunto l’ospedale dove hanno trovato la figlia, che nel frattempo era stata consegnata all’altra madre. Secondo le notizie conosciute, sarebbe stata proprio la seconda madre ad avere dei dubbi ed a chiedere un controllo più attento alla struttura sanitaria, che ha messo in luce l’errore.

Entrambe le madri, seppur turbate da quanto accaduto, hanno così potuto abbracciare la propria figlia. Ora resta da capire il motivo che ha causato questo scambio.

La nota dell’ospedale bergamasco

L’Asst bergamasca, con una nota, ha fatto presente il profondo rammarico per quanto accaduto, scusandosi pubblicamente con entrambe le famiglie che sono state protagoniste di questo scambio. Nella nota l’ospedale ha dichiarato che il fatto accaduto è sicuramente “eccezionale” che in precedenza non si era mai verificata presso la struttura ospedaliera, dove ogni anno nascono circa 4mila bambini.

Secondo le prime ipotesi l’errore è derivato dal “mancato rispetto” delle procedure che vengono sempre adottate e che prevedono la verifica dei braccialetti, sia della madre che del bambino quando quest’ultimo arriva nella stanza della madre, dopo il transito nel nido.

Entrambe le bambine stanno bene e non hanno subito conseguenze da questo scambio. La direzione dell’ospedale ha comunque deciso di istituire una commissione che ricostruisca i fatti accaduti e proponga dei metodi correttivi delle procedure attualmente in essere.

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