Ruttino del neonato: se non lo fa mi devo preoccupare?

La prassi vuole che dopo aver poppato, il nostro pargolo venga messo in posizione eretta, possibilmente con il musetto sulla spalla del papà che spesso volentieri si occupa di questa faccenda, e che gli vengano dunque date delle pacche sulla schiena fino a sentire il suono che garantisce la perfetta digestione del pasto: il famigerato ruttino. Molto spesso però accade che il ruttino non lo faccia questo povero bambino, ma allora che accade? Forse non riesce a digerire, forse il mio latte è troppo pesante (vale anche per la formula), forse ha poppato troppo velocemente, ora rigurgiterà tutto. Ma veramente? Ovviamente no.

Il ruttino è utile per far uscire l’aria ingerita durante la poppata

Cerchiamo di entrare nell’ottica di idee per cui il ruttino è solo aria da espellere, e che se così non sarà il nostro bambino non diventerà come quei palloncini gonfiati con l’elio. O peggio, se non farà il ruttino non si contorcerà per via delle coliche, e qui bisognerebbe avere ben presente che cosa sono veramente le coliche. Ma tornando al nostro bambino: come reagire se il ruttino proprio non vuole farlo? Siamo forse così incapaci? Assolutamente no, la risposta giusta è sempre quella più semplice: il bambino evidentemente in quel momento aveva dell’aria da espellere, quando lo avevamo in braccio noi, nonostante tutte le pacchette sulle spalle, evidentemente no.

Il ruttino non è una tappa obbligatoria

Quindi cosa dobbiamo dedurne? Che il ruttino non è la prassi, che non è obbligatorio e che se non lo fa non accadrà nulla di grave. Mettiamoci in testa che ogni bambino è diverso, ma non solo, anche lo stesso bambino non è mai uguale nel tempo. Quindi rilassiamoci, se non riusciamo a fargli fare il ruttino non stiamo uccidendo il bambino, magari basterà solo aspettare che arrivi il momento giusto, e questo potrebbe non essere in braccio alla mamma o al papà. Spesso il bambino anche da seduto o sdraiato fa il ruttino; benissimo, evidentemente aveva aria da espellere, se non lo fa non stressiamolo, non sbatacchiamolo e lasciamo che si rilassi, come è giusto che sia, dopo il pasto.

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