Perché dovreste tenere in braccio il vostro bambino

Non ascoltate chi vi dice il contrario: tenere in braccio il neonato, lungi dall’essere una pratica per “viziarlo”, è essenziale per il suo sviluppo cerebrale ed emozionale.

Il contatto fisico con la mamma e con i genitori in generale, è fondamentale per il benessere del neonato. Malgrado molti credano che si tratti di un “vizio” o, comunque, di una “cattiva abitudine”, è stato ampiamente dimostrato che questa pratica di accudimento sia in grado di favorire il corretto sviluppo cognitivo ed emotivo del cucciolo di uomo. Quest’ultimo, infatti, diversamente dalle altre specie animali, quando viene al mondo è del tutto immaturo e dovrà compiere un lungo percorso per abituarsi alla sua nuova vita al di fuori del ventre materno.

Tenere in braccio il neonato: una pratica istintiva

Del resto è l’istinto a insegnarcelo: da una parte il piccolo cerca le braccia materne e, dall’altra, la mamma desidera stringerlo a sé, per proteggerlo, allevarlo e accompagnarlo nel suo processo di maturazione. Uno degli strumenti più efficaci, dunque, per prendersi cura dei propri figli consiste proprio nel tenerli in braccio: questa pratica, infatti, favorisce una sorta di fusione sia emozionale che fisica, la quale apporta effetti benefici a entrambi.

A tal proposito ricordiamo che, spesso e volentieri, i bambini preferiscono essere sorretti dal braccio sinistro in quanto, in tal modo, possono ascoltare il battito cardiaco della propria mamma, che produce un effetto rilassante e consolatorio.

L’accudimento ad alto contatto è fondamentale anche con il papà

Anche per il rapporto padre-figlio l’accudimento ad alto contatto è fondamentale. Il neonato, infatti, tra le braccia paterne si sente al sicuro e associa la sua presa e il suo odore alla voce che ascoltava quando era nel grembo della sua mamma. Del resto per il papà questo gesto è importante al fine di stimolare l’istinto paterno e di proporsi al piccolo come punto di riferimento sia fisico che emotivo

95 commenti

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  1. Il mio cucciolo x fortuna preferiva starsene sdraiato nella sua carrozzina…in braccio quando necessario e sono felice cosi xchè i vizi esistono e conoscere persone che non riescono nemmeno a cucinare xchè i bimbi vogliono starsene solo in braccio ne è la prova!!! Poi ovviamente ogni situazione è a sé

  2. è giusto tenerli in braccio perché è un istinto e un bisogno primordiale! siamo ancorati ai luoghi comuni ( sbagliati e pericolosi) ai vizi, al latte che diventa acqua, allo svezzamento precoce… bho.. secondo me il progresso è ancora lontano finché le menti non sono prime a farlo! nkn esistono vizi.. ne bimbi capricciosi.. i bimbi nkn sono piccoli adulti indipendenti. hanno bisogno di noi.

  3. Mmmmmm… calma… i bambini non sono stupidi, capiscono benissimo fin dai primi mesi di vita come ottenere quello che vogliono… ma il punto è un altro…
    IO NON TENGO IN BRACCIO MIO FIGLIO PERCHÉ COSÌ DIVENTA PIÙ INTELLIGENTE, MA PERCHÉ HO VOGLIA DI TENERLO VICINO A ME, PERCHÉ QUESTI MOMENTI NON TORNERANNO MAI INDIETRO E ADORO ANNUSARE IL PROFUMO DELLA SUA PELLE!!!
    Avete rotto l’anima con tutte queste boiate, OGNI MAMMA TROVA IL SUO EQUILIBRIO CON SUO FIGLIO E NON PERCHÉ LO DICE LA SCIENZA O IL PEDIATRA DI TURNO MA PERCHÉ VA BENE A LEI E SUO FIGLIO…!!!!!!

    • Silvia è moto bello quello che dici, e approvo! Però ci sono madri fragili che, dinanzi alle insistenze di suocere etc, o alle pressioni sociali, si lasciano influenzare. Queste ricerche servono non certo a sostituirsi all’istinto materno, ma a rafforzarlo, difenderlo da chi dice cazzate :p

    • Di questi tempi purtroppo ci sentiamo obbligati a dover giustificare tutto quello che facciamo di fronte agli altri… che tristezza…. addirittura lo stesso fatto di voler tenere tra le braccia il proprio figlio va giustificato supportato dalla scienza????? Il problema qui è che purtroppo vivendo in un mondo sempre più “social” tutti si sentono in diritto di dire di tutto e nessuno pensa a farsi i caxxi propri….
      Essere madri non vuol dire seguire delle direttive, non esiste un libretto d’istruzioni allegato, bensì vuol dire agire seguendo il proprio istinto, bisogna andare “di cuore e di pancia”…. ogni mamma ha il suo caso specifico, il suo equilibrio e va rispettato, non perché lo dice l’OMS o la ricerca di turno, ma perché deve essere così punto e basta.
      Giusto per farti capire l’altro giorno sono andata ad un incontro sull’endogestazione e esogestazione, c’erano sia neo mamme che future mamme… a parte il fatto che a me personalmente non è piaciuto come è stato gestito ed affrontato l’argomento (ma questa è una mia opinione personale), le future mamme prendevano appunti !!! Ti rendi conto??? Come se diventare madre voglia dire seguire delle fasi come una ricetta per fare un dolce… ripeto…. che tristezza…